Desaparecidos, assolti 13 imputati su 14: c’è anche Troccoli. Uruguay: «Delusi»

L’Uruguay esprime la sua delusione per la sentenza del Tribunale di Roma che ha assolto 13 dei 14 imputati uruguaiani nel processo sul cosidetto piano Condor, la strategia coordinata elaborata delle dittature militari sudamericane per l’eliminazione degli oppositori.

«Dal momento che speravamo in un esito diverso, ci sentiamo delusi, ma rispettiamo la separazione dei poteri», ha dichiarato il vice presidente dell’Uruguay, Raul Sendic, venuto a Roma per la lettura della sentenza. Il vice presidente ha poi precisato che il governo si sente la conscienza “tranquilla per aver fatto tutto quello che doveva fare per presentare le prove, i testimoni e sostenere le famiglie».

Da parte sua, Javier Tassino, dell’organizzazione Madres y Familiares de Detenidos Desaparecidos, ha già annunciato un ricorso in appello. La III Corte di Assise di Roma ieri, mercoledì, ha emesso otto condanne all’ergastolo, 19 assoluzioni e sei non luogo a procedere per morte degli imputati, accusati di omicidio plurimo aggravato e sequestro di persona. E’ stato invece assolto Nestor Troccoli, l’unico degli imputati che risiede in Italia con doppia cittadinanza. Troccoli è originario di Camerota. E’ stato invece condannato all’ergastolo l’ex ministro degli Esteri Juan Carlos Blanco.

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