Due ore in ambulanza davanti al pronto soccorso: scooterista attende invano
| di Luigi Martino
Mattinata da incubo per un uomo di Capaccio coinvolto in un incidente stradale lungo la statale 18. Dopo lo scontro con un’auto, è stato soccorso dalla Croce Rossa e trasportato all’ospedale di Eboli, dove ha atteso ben due ore in ambulanza senza essere visitato.
A raccontarlo è la moglie, indignata: «Mio marito è rimasto in ambulanza per 120 minuti, con il motore e il climatizzatore accesi, ma nessun medico si è avvicinato per verificare le sue condizioni». Nonostante il codice giallo assegnato, l’uomo è stato lasciato all’ingresso del pronto soccorso, senza assistenza, finché non è stato finalmente autorizzato il trasferimento in ospedale.
La donna, visibilmente scossa, ha denunciato il disservizio parlando apertamente di un sistema sanitario che non tutela chi paga le tasse: «Non è giusto attendere tutto questo tempo. Mio marito è un lavoratore. Dove sono i diritti di chi contribuisce al sistema sanitario?».
I sanitari della Croce Rossa hanno riferito di aver effettuato tutti i controlli del caso, ma solo dopo insistenze è stato permesso l’accesso in pronto soccorso. Il caso, ora, solleva interrogativi sulla gestione dei codici d’accesso e sulla priorità riservata ai pazienti trasportati in ambulanza, anche se non in imminente pericolo di vita.
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