Eboli-Agerola, violenza sugli spalti: auto danneggiate e famiglie in fuga

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Eboli-Agerola, violenza sugli spalti: auto danneggiate e famiglie in fuga

Un pomeriggio di sport trasformato in un campo di battaglia. È quanto accaduto ad Agerola, all’esterno dello stadio comunale, dove la sfida tra l’Ebolitana e il Sant’Antonio Abate si è conclusa con una rissa furibonda tra tifosi. Scene di guerriglia urbana: auto danneggiate, famiglie in fuga e bambini in lacrime.

La tensione è esplosa all’uscita dei supporter ospiti: in pochi istanti lo scontro si è esteso a tutta l’area parcheggio, con lanci di oggetti e violenza diffusa. “Ho visto bambini piangere, questo non è sport”, ha denunciato il sindaco di Agerola, Tommaso Naclerio, chiedendo che vengano individuati i responsabili.

Il bilancio parla di un ferito ricoverato in ospedale e di cinque Daspo già emessi nei confronti di altrettanti ultrà. Ma gli episodi di violenza non sono nuovi: solo a maggio, dopo un altro incontro, si erano registrati incidenti simili a Eboli. I carabinieri hanno fermato nelle ultime ore alcuni sostenitori ritenuti coinvolti, e sono in corso ulteriori accertamenti con l’ausilio delle telecamere di sorveglianza.

“Condanniamo con fermezza – ha dichiarato la società sportiva Agerola – un comportamento che nulla ha a che fare con il calcio”. Un monito che però sembra cadere nel vuoto, mentre la paura cresce tra tifosi e cittadini che assistono a un’escalation difficile da fermare.

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