Un intervento tempestivo e innovativo è stato eseguito nei giorni scorsi all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Eboli, dove una donna di 70 anni è stata salvata da una grave ostruzione bronchiale causata da un corpo estraneo.
La paziente, giunta al pronto soccorso con forti difficoltà respiratorie e tosse persistente insorta durante il pranzo, è stata subito presa in carico dal personale medico dell’emergenza. Dopo gli accertamenti radiologici eseguiti dalla dottoressa Chiara Ragone, è emersa, tramite TAC toracica, una ostruzione subtotale del bronco inferiore del polmone destro, compatibile con la presenza di un corpo estraneo.
Trasferita d’urgenza in sala di Endoscopia Toracica, la donna è stata sottoposta a intervento in anestesia locale. Utilizzando un videobroncoscopio flessibile e una pinza a cestello, l’équipe guidata dal dottor Damiano Capaccio, con la collaborazione della dottoressa Alessandra Cotroneo, della capo sala Iolanda Cirillo e dell’infermiera Anna Zinna, è riuscita a rimuovere il corpo estraneo, risultato essere un seme di cece che si era accidentalmente incastrato nel bronco, causando un’occlusione quasi totale.
“In questi casi – ha spiegato il dottor Capaccio – è fondamentale riconoscere tempestivamente i sintomi. Tosse insistente e crisi di dispnea devono indurre a eseguire subito esami di imaging come radiografie o TAC toraciche per escludere la presenza di corpi estranei”.

La dottoressa Cotroneo ha aggiunto:
“Si tratta di emergenze respiratorie frequenti soprattutto nei bambini e negli anziani. Quando il corpo estraneo resta incastrato a livello periferico, può determinare polmoniti recidivanti, bronchiectasie e gravi complicanze”.
L’intervento eseguito a Eboli è particolarmente significativo perché la rimozione è avvenuta con broncoscopio flessibile e anestesia locale, diversamente dalle linee guida internazionali che raccomandano l’anestesia generale con broncoscopio rigido.
L’équipe di pneumologia interventistica dell’ospedale di Eboli conferma così la propria eccellenza nel settore, vantando una casistica di oltre 40 corpi estranei estratti dalle vie aeree, tra le più alte in Campania.
Un risultato che testimonia ancora una volta la professionalità e la sinergia del personale medico e infermieristico del presidio ospedaliero salernitano.


