«Educazione alla legalità», gli alunni di Vallo della Lucania incontrano il magistrato Carrato

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«Educazione alla legalità», gli alunni di Vallo della Lucania incontrano il magistrato Carrato

Sabato 6 dicembre ha avuto inizio il progetto di «Educazione alla legalità», organizzato dall’amministrazione di Vallo della Lucania. Al primo appuntamento è intervenuto, tra gli altri, un cilentano, Aldo Carrato, magistrato e assistente di studio della Corte costituzionale. L’iniziativa, rivolta agli studenti delle terze classi delle scuole medie inferiori e alle prime classi degli istituti superiori, consta di sei incontri in cui i giovani potranno confrontarsi con esperti del settore e incontrare l’esperienza viva di chi ha provato personalmente «forme di disagio». All’incontro di sabato è stata significativa la testimonianza di chi ha vissuto in prima persona la drammatica esperienza della tossicodipendenza e il racconto del suo progressivo recupero attraverso la comunità di San Patrignano. Il sindaco Antonio Aloia ha commentato: «Il nostro scopo è quello di avviare un percorso di sensibilizzazione nei confronti di “problematiche connesse all’illegalità” e di favorire lo sviluppo di progetti che possano, nel tempo, contribuire a radicare nei giovani il bisogno ed il rispetto della legalità. L’educazione alla legalità va attuata, ne siamo consci, – continua il sindaco Aloia – coinvolgendo tutte le componenti della scuola: dirigenti, docenti, studenti e famiglie; proponendo attività riversate nella quotidianità dei percorsi educativi curriculari, continuativi e non episodici, dando risalto e valore alla specificità delle discipline ed offrendo l’opportunità di condividere percorsi tendenti a ricadute dirette e immediate in tutte le classi. Una scuola calata nella pratica quotidiana della legalità; chiamata al difficile compito di offrire motivazioni, riferimenti, esempi, affettività e progettualità, attraverso una serie di percorsi formativi. Dobbiamo, dunque, avviare un percorso di sensibilizzazione e favorire lo sviluppo di altri progetti che possano, nel tempo, contribuire a radicare nei giovani il bisogno ed il rispetto della legalità. Come si legge in una nota, “solo attraverso l’educazione alla legalità come valore che garantisce il benessere dell’uomo e del cittadino e, quindi, la crescita della società nel rispetto dei diritti di ognuno, potrà esserci democrazia, ed è la scuola che può formare la cultura della legalità, facendo crescere, nella coscienza del giovane, il senso della legge, della giustizia, del rispetto, affinché a ognuno sia possibile realizzare se stesso nella vita sociale, privilegiando i comportamenti sociali su quelli individuali».

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