Riduzione dei presidi ospedalieri, Pica scrive a Caldoro

| di
Riduzione dei presidi ospedalieri, Pica scrive a Caldoro

Riceviamo e integralmente pubblichiamo:

“Ancora una volta la peculiarità del territorio a Sud di Salerno viene scarsamente considerata, con particolare riferimento alle difficoltà dei piccoli comuni montani e all’insufficienza dei collegamenti stradali”.

Lo ha evidenziato il Consigliere regionale Donato Pica in una missiva inviata al Presidente della Giunta regionale Stefano Caldoro, al Senatore Raffaele Calabrò, Delegato alla Sanità per la Regione Campania ed al Commissario Straordinario della ASL di Salerno Francesco De Simone.

Lo scorso 16 luglio l’allora Commissario dell’ASL di Salerno, Dott. Fernando De Angelis, provvedeva alla riorganizzazione delle postazioni di Continuità Assistenziale della ex ASL SA/3 ed alla drastica riduzione delle stesse da 46 a 13. Un riassetto probabilmente necessario, anche alla luce delle recenti e ben note criticità del comparto sanitario. Ma, ancora una volta, la peculiarità del territorio a Sud di Salerno venne scarsamente considerata.

Nella sostanza, secondo Pica, “andavano diversamente valutati i tempi di percorrenza e la raggiungibilità dei presidi ospedalieri privilegiando le aree più lontane e maggiormente a rischio di isolamento. Al di là della richiamata concertazione con i vari Distretti Sanitari, risulta evidente la carenza di un utile momento di approfondimento e di confronto con le realtà locali rappresentate in primis dai sindaci.

Indipendentemente dai tagli in itinere e dall’applicazione del Piano di Rientro, la prospettiva immediata non può che essere quella di una rivisitazione organica e complessiva dell’intero sistema sanitario che parta innanzitutto dalla riorganizzazione della rete dell’emergenza nonché della medicina di base e di tutte le attività territoriali.

L’argomento va perciò riproposto ed approfondito nell’immediato, attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico di discussione al quale chiamare i Sindaci della ex ASL SA/3 che attualmente svolgono la funzione di Presidenti dei Comitati di Distretto. Le proteste e le mobilitazioni che da più parti si registrano confermano uno stato generale di malessere e di sfiducia che le istituzioni hanno il dovere di capire e di interpretare” – conclude Pica.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata