Un nuovo filone dell’inchiesta “Vera Salus”, condotta dalla Guardia di Finanza di Firenze, tocca anche la provincia di Salerno. Tra le 41 persone individuate in tutta Italia che esercitavano abusivamente la professione di nutrizionista senza averne i titoli, ci sono tre residenti a Cava de’ Tirreni, Battipaglia ed Eboli.
L’indagine, avviata in Toscana, ha portato alla luce un vasto sistema di falsi titoli accademici rilasciati da strutture pseudo-universitarie riconducibili a un imprenditore locale. Attraverso una rete di corsi online collegati a un presunto ateneo svizzero, venivano emesse lauree in “Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana” del tutto prive di valore legale. Con questi documenti, i finti professionisti si accreditavano come esperti di nutrizione, presentandosi ai clienti in studi medici, centri fitness o persino a distanza, via web.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, molti di loro elaboravano diete personalizzate, prescrivevano integratori, proteine e amminoacidi, e in alcuni casi suggerivano anche sostanze potenzialmente dopanti. Tutto questo senza alcuna abilitazione o competenza medica, esponendo i pazienti a rischi concreti per la salute. “Le conseguenze di diete scorrette o di un uso improprio di integratori possono essere gravi – spiegano gli esperti – e incidere sul metabolismo, sul sistema cardiovascolare e sul benessere generale”.
L’operazione rappresenta un monito anche per il territorio salernitano, dove cresce la domanda di consulenze nutrizionali tra sportivi, giovani e cittadini attenti al benessere fisico. L’invito delle autorità è chiaro: rivolgersi solo a professionisti abilitati, iscritti agli albi e in possesso di titoli riconosciuti dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
Un richiamo alla prudenza, ma anche al rispetto di una professione che, quando svolta con serietà e competenza, gioca un ruolo fondamentale nella tutela della salute pubblica.


