Femminicidio Silvia Nowak, dissequestrata la villetta di Castellabate: proseguono le indagini
| di Luigi Martino
È stata dissequestrata la villetta di via Arena a Ogliastro Marina, dove Silvia Nowak viveva con il compagno Kai Dausel. La casa era sotto sequestro dallo scorso dicembre, dopo il ritrovamento del corpo semicarbonizzato della donna, uccisa – secondo gli inquirenti – da chi avrebbe dovuto amarla e proteggerla.
Silvia, 53 anni, tedesca, era scomparsa il 15 ottobre 2024. Tre giorni dopo, il suo corpo fu rinvenuto in una pineta a pochi metri dalla sua abitazione, nel territorio del comune cilentano. Per l’omicidio è detenuto a Ariano Irpino il compagno, Kai Dausel, anche lui di nazionalità tedesca, accusato di omicidio aggravato e distruzione di cadavere. L’uomo continua a dichiararsi innocente, ma la Procura di Vallo della Lucania ritiene il quadro probatorio solido.
Le immagini registrate da una videocamera privata hanno ripreso, nel giorno della scomparsa, un uomo due volte sullo stesso tratto di strada: prima con la maglia, poi a torso nudo. Nello stesso lasso di tempo, il sistema di sorveglianza ha captato grida disperate. Per la Procura si tratterebbe di Kai. Tra gli elementi ritenuti rilevanti anche tracce ematiche compatibili con entrambi, rinvenute tra la casa, il giardino e un gazebo.
Il legale della difesa, l’avvocato Felice Carbone, ha contestato l’ipotesi accusatoria, sottolineando come la traccia di sangue principale, trovata vicino a una legnaia, possa derivare da un episodio accidentale legato ai cani della coppia, due lupi cecoslovacchi, soliti mordicchiare giocando. «Silvia era solita tagliare la legna insieme a Kai – ha spiegato – e in quel punto si trovava anche una motosega. La ferita potrebbe essere accidentale».
Nel frattempo, la comunità di Ogliastro Marina ha voluto rendere omaggio a Silvia con una panchina commemorativa, inaugurata pochi giorni prima del giro di vite investigativo che ha portato all’arresto del compagno. Il caso, che ha profondamente colpito l’intera provincia di Salerno, è ora tornato sotto i riflettori anche in seguito alla decisione di dissequestrare l’abitazione.
L’attenzione resta alta, in attesa che la giustizia faccia il suo corso.
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