Feto morto, il gip ordina nuove indagini: indagato un altro medico
| di Redazione
Nuovi sviluppi nell’inchiesta sulla morte di un feto avvenuta a marzo 2024 all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno. Il giudice per le indagini preliminari, Marilena Albarano, ha rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura e disposto un supplemento investigativo, accogliendo le istanze dei genitori del bambino, assistiti dall’avvocato Fiorenzo Pierro.
La decisione del gip è arrivata dopo l’analisi della consulenza tecnica di parte, redatta dal medico Angelo Rizzo, che ha evidenziato gravi profili di negligenza e imprudenza nell’operato del personale sanitario del reparto di Ginecologia e Ostetricia. Secondo il consulente, l’approccio clinico seguito non sarebbe stato conforme alle buone pratiche mediche, suggerendo dunque l’opportunità di approfondimenti peritali.
Oltre a respingere l’archiviazione per G.L., primario del reparto già indagato, il gip ha disposto l’iscrizione nel registro degli indagati anche per un altro medico, L.C., coinvolto nella gestione della paziente, una donna 35enne di Giffoni Valle Piana. Entrambi dovranno rispondere dell’accusa di omicidio colposo.
La vicenda risale al ricovero della donna, avvenuto alla 41esima settimana e un giorno di gravidanza. Dopo una prima induzione al parto il 21 marzo, il tracciato fetale risultò regolare, ma non fu mai attivato un monitoraggio continuo, secondo quanto riferito dai familiari. Il giorno successivo, nel momento in cui si stava predisponendo una seconda induzione, i sanitari si accorsero dell’assenza del battito cardiaco fetale. A quel punto si procedette con un parto cesareo d’urgenza, ma il piccolo era ormai privo di vita.
Secondo l’esposto presentato dalla famiglia, l’intervento farmacologico avrebbe causato una riduzione del liquido amniotico, compromettendo irrimediabilmente le condizioni del feto. Dai primi esami autoptici è emerso che il bambino era sano e non presentava patologie pregresse.
Ora, il fascicolo torna alla Procura per ulteriori accertamenti. I genitori chiedono verità e giustizia per la perdita del loro figlio. Sarà compito degli inquirenti far luce sulle eventuali responsabilità mediche.–
Luigi Martino
M. di Camerota – Salerno
T. 340.5356638
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