Fiere di Vallo, Ruocco: «Fermate il bando»

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Fiere di Vallo, Ruocco: «Fermate il bando»

Continua a far discutere l’assegnazione della gestione del polo fieristico di Vallo Della Lucania. Riccardo Ruocco, segretario del circolo Pd vallese, commenta la situazione. «Riguardo al bando di selezione pubblica per la concessione del centro espositivo, ci auguriamo che la scarsa partecipazione registrata suggerisca l’amministrazione Aloia di mettere in discussione sia il bando che la forma di indirizzo politico immaginata per la gestione dell’area fieristica che così com’è, limitando l’ente ad una semplice riscossione di un fitto, è  assolutamente inadeguata ed inappropriata per una città che dovrebbe, invece, costruire percorsi di sviluppo per l’intero comprensorio e riprendersi con forza e con operazioni  strategiche vere il ruolo di cittadina di riferimento». «Da questi presupposti – aggiunge Ruocco – riteniamo che il Comune di Vallo debba ritornare sui propri passi, annullare il bando, revocare la delibera di indirizzo ed immaginare per le “fiere di vallo” il quartiere espositivo dell’intero Cilento, una vetrina internazionale del parco e sul parco   da gestire  attraverso forme di partenariato con enti strategici a cominciare dai Comuni limitrofi».

Il segretario del circolo Pd vallese conclude poi la sua nota con un invito a valorizzare quello che è sicuramente un trampolino per l’economia vallese prima che cilentana. «Gran parte delle strategie occupazionali, dello sviluppo e del rilancio economico e politico della città, sono in quell’area, – prosegue – lì c’è il futuro ed è lì che andrebbero compiuti gli sforzi per fare di Vallo una città moderna ed interessante. Non sarebbe nemmeno giusto che l’amministrazione Aloia, dopo 4 anni e ad un anno dalle elezioni comunali imponga per i prossimi sei anni una scelta carente di prospettive per la collettività. Oltretutto, – conclude – siamo anche certi che le condizioni generali di partecipazione imposte dall’Amministrazione siano proibitive per chiunque anche in considerazione del fatto che ad oggi non è dato minimamente sapere se lo stato di fatto del quartiere fieristico comprenda o escluda gli investimenti e i miglioramenti eseguiti dall’ente consortile che sino ad oggi ha brillantemente gestito la struttura».

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