Fonderie Pisano, Cammarano: «Condanna storica da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo»
| di Redazione
«La sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo conferma quello che, insieme al comitato Salute e Vita, sosteniamo da tempo in merito alle Fonderie Pisano. Le istituzioni hanno voltato le spalle ai cittadini di Salerno e della Valle dell’Irno, lasciandoli esposti all’inquinamento causato dalle Fonderie, nel cuore di Fratte. Ho presentato esposti, interrogazioni e richieste di intervento a tutti i livelli, chiedendo verifiche puntuali sul rispetto delle normative ambientali, sui livelli di emissioni e sulla reale tutela della salute pubblica. Ho sollecitato l’installazione di centraline di rilevamento efficaci e trasparenti, per ottenere dati certi sull’inquinamento atmosferico che grava ogni giorno su migliaia di persone. Ho chiesto la revoca delle autorizzazioni all’attività dello stabilimento, segnalando più volte la gravità della situazione, sia dal punto di vista ambientale che sanitario. Non ho mai smesso di denunciare l’inerzia, i ritardi e le troppe ambiguità delle istituzioni competenti. Non ci siamo mai fermati e non lo faremo adesso. Continueremo a lottare perché le Fonderie Pisano vengano chiuse definitivamente e perché nessuna comunità sia più costretta a scegliere tra lavoro e salute». Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Campania, Michele Cammarano.
Lo Stato italiano dovrà versare 8.700 euro a 151 abitanti di Baronissi, Pellezzano e Salerno, vittime dell’inquinamento causato dalle Fonderie Pisano in provincia di Salerno. L’ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’uomo, a cui i 151 avevano fatto ricorso nel 2018: in sostanza, secondo il tribunale di Strasburgo le autorità italiane “non hanno preso tutte le misure necessarie per garantire l’effettiva tutela dei diritti dei cittadini”.
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