17 Novembre 2025

Gelbison-Messina, la società chiarisce: «Nessuna aggressione collettiva. Solidarietà  al sindaco Sansone»

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Gelbison-Messina, la società chiarisce: «Nessuna aggressione collettiva. Solidarietà  al sindaco Sansone»

Dopo le tensioni registrate durante Gelbison–Messina del 16 novembre 2025, la società rossoblù interviene con una nota ufficiale per delineare la propria posizione sui fatti avvenuti sugli spalti dello stadio Valentino Giordano di Castelnuovo Cilento.

La Gelbison ribadisce innanzitutto che il proprio impianto sportivo è da sempre considerato «un luogo di aggregazione», dove il tifo può esprimersi nel rispetto delle regole e dei valori condivisi. Tuttavia, la società ammette che l’impegno quotidiano volto a prevenire comportamenti scorretti può essere talvolta «vanificato dalla protervia di singoli tifosi».

“Il diverbio non ha coinvolto un gruppo, ma una sola persona”

Secondo i riscontri raccolti dalla dirigenza, l’episodio che ha coinvolto il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Sansone, non sarebbe riconducibile a una contestazione collettiva: «Il diverbio — precisa la società — non è avvenuto con un gruppo, bensì con una singola persona». Una ricostruzione che smentisce alcune versioni circolate sui social e su diversi siti di informazione, dove si parlava di una presunta aggressione da parte di più tifosi.

La Gelbison evidenzia inoltre che «una buona parte della tifoseria organizzata è intervenuta per placare gli animi», contribuendo a riportare la calma.

Il ruolo del sindaco Sansone: “Intervento deciso, ma finalizzato a ristabilire un clima sereno”

La società conferma che il sindaco Sansone è intervenuto sugli spalti per richiamare alcuni tifosi al rispetto delle regole sportive, sottolineando come il suo gesto fosse orientato a «contenere comportamenti poco sportivi» e a ristabilire un clima sereno.

«Il suo intervento — si legge nella nota — è stato mosso dalla volontà di tutelare la serenità dell’evento sportivo e motivato anche da un intento educativo nei riguardi di giovani a lui ben noti». La dirigenza precisa che la maggior parte dei presenti avrebbe compreso le ragioni del richiamo, isolando l’unico tifoso che avrebbe assunto atteggiamenti minacciosi.

Promozione dei valori e progetto territoriale

Nel comunicato, la Gelbison richiama il percorso intrapreso con il progetto #GelbisonCittàTerritorio e con le attività delle scuole calcio, che coinvolgono ogni anno centinaia di giovani. Obiettivo dichiarato: formare cittadini consapevoli attraverso lo sport, promuovendo senso civico, educazione e fair-play.

La società individua anche una criticità strutturale: la momentanea promiscuità tra diversi gruppi di tifosi dovuta ai lavori di riqualificazione ancora in corso allo stadio Morra di Vallo della Lucania. Una condizione che, secondo il club, contribuisce a creare situazioni potenzialmente più delicate.

La conclusione: “Solidarietà al sindaco e impegno al fianco delle istituzioni”

La Gelbison conclude esprimendo «piena solidarietà» al sindaco Sansone e condannando l’episodio verificatosi nello stadio. Contestualmente rinnova la disponibilità a collaborare con istituzioni, cittadinanza e forze dell’ordine per garantire eventi sportivi più sicuri e ordinati, ponendo attenzione anche alle sfide infrastrutturali che il club e il territorio stanno affrontando.

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