Giallo Vibonati: accertamenti scientifici nell’abitazione

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Giallo Vibonati: accertamenti scientifici nell’abitazione

VILLAMMARE – Proseguono senza sosta le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Sapri per fare luce sul drammatico caso del piccolo Pietro, il neonato di nove mesi originario della frazione costiera di Vibonati, trasportato d’urgenza in eliambulanza all’ospedale Santobono di Napoli lo scorso giovedì. Il bambino, giunto in condizioni disperate dopo un primo ricovero all’ospedale “Immacolata” di Sapri, resta in terapia intensiva, intubato e in condizioni gravissime.

Le attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lagonegro, si concentrano sulle cause che hanno provocato le numerose e gravi lesioni riscontrate sul corpo del piccolo. Per questo, nella giornata di venerdì, i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche (SIS) del Comando provinciale di Salerno hanno effettuato un accurato sopralluogo nell’abitazione dove il bimbo vive con la madre e il compagno della donna.

I militari hanno eseguito rilievi tecnico-scientifici all’interno dell’abitazione, alla ricerca di elementi utili a ricostruire le ore precedenti al ricovero ospedaliero. Ogni dettaglio potrebbe risultare cruciale per comprendere l’origine delle ferite riportate dal bambino, tra cui, secondo il primario di Neurochirurgia del Santobono, Giuseppe Cinalli, una gravissima lesione cerebrale che rappresenta, ad oggi, la preoccupazione clinica principale.

Nel massimo riserbo si stanno svolgendo anche gli interrogatori. La madre, 25 anni, originaria di Licusati ma residente a Villammare, il suo compagno e il padre biologico del piccolo sono stati ascoltati più volte dai Carabinieri della Stazione di Vibonati, guidati dal maresciallo Francesco Barile. Al momento, non si conoscono dettagli sui contenuti delle audizioni.

Le condizioni del piccolo Pietro restano critiche. La prognosi è riservata e, secondo fonti sanitarie, la sua vita è ancora appesa a un filo.

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