Giovane di Scario trovato carbonizzato tra Sapri e Maratea: disposta l’autopsia

È avvolta dal dolore e dalle domande senza risposta la comunità di Scario, frazione di San Giovanni a Piro, dopo il tragico ritrovamento del corpo senza vita di Fabrizio Tripari, un giovane di 19 anni, rinvenuto completamente carbonizzato in una scarpata lungo la strada statale 18, nei pressi del Canale di Mezzanotte, al confine tra Sapri e Acquafredda di Maratea.

A dare l’allarme, nella serata di ieri, sono stati alcuni automobilisti, insospettiti da un’auto parcheggiata sul ciglio della carreggiata e dalle fiamme visibili a distanza. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lagonegro, diretti dal tenente colonnello Vincenzo Pappalardo, i militari della stazione di Maratea, i vigili del fuoco di Lauria e il personale sanitario del 118. I soccorritori hanno potuto solo constatare il decesso del ragazzo e provvedere al recupero della salma.

Il corpo è stato trasferito all’ospedale di Lagonegro, dove sarà eseguita l’autopsia disposta dalla Procura per fare luce sulle cause del decesso e ricostruire quanto accaduto. Le indagini, attualmente condotte nel massimo riserbo dai carabinieri, si concentrano su più ipotesi. Quella prevalente al momento è che possa essersi trattato di un gesto estremo compiuto volontariamente dal giovane, ma gli investigatori non escludono altre piste, in attesa degli esiti dell’esame autoptico e degli accertamenti tecnici sulla scena del ritrovamento.

Resta ancora da chiarire come il 19enne sia finito nella scarpata e cosa abbia provocato l’incendio che ne ha avvolto il corpo. Interrogativi che tengono con il fiato sospeso due comunità, quelle di Scario e San Giovanni a Piro, profondamente colpite dalla tragedia. Il dolore è palpabile, tra lo sgomento di amici, familiari e conoscenti che attendono ora di poter dare l’ultimo saluto al giovane. La data dei funerali sarà fissata solo dopo il nulla osta della magistratura.