Il giallo di Vibonati, peggiorano le condizioni del piccolo Pietro: aperta inchiesta contro ignoti

| di
Il giallo di Vibonati, peggiorano le condizioni del piccolo Pietro: aperta inchiesta contro ignoti

Restano gravi le condizioni del piccolo Pietro, il neonato di nove mesi trasferito d’urgenza dall’ospedale di Sapri al Santobono di Napoli, dove è ricoverato in rianimazione a seguito di un grave trauma cranico. Le lesioni cerebrali e altre fratture emerse dagli accertamenti sanitari hanno spinto gli inquirenti a intensificare le verifiche per chiarire le cause dell’accaduto.

Secondo quanto emerso, il bimbo era stato inizialmente portato al pronto soccorso di Sapri dalla madre e dal compagno della donna, e da lì, viste le condizioni critiche, trasferito in eliambulanza al presidio pediatrico napoletano. I medici del Santobono, dopo aver effettuato due interventi chirurgici, hanno riscontrato fratture alla base cranica, un ematoma subdurale e altre lesioni compatibili con un forte trauma.

Parallelamente, la Procura di Lagonegro ha aperto un’inchiesta per lesioni gravissime a carico di ignoti, disponendo accertamenti a largo raggio. I carabinieri del comando di Sapri e del nucleo investigativo di Napoli hanno ascoltato per ore la madre del bambino e il suo attuale convivente. Entrambi vivono in una casa nel villaggio Le Ginestre, a Villammare, frazione di Vibonati, dove si sarebbe verificato l’episodio al centro delle indagini.

Le verifiche si concentrano anche sugli ultimi spostamenti della madre e del compagno: sono state acquisite e analizzate le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona. Gli inquirenti hanno inoltre sentito il padre biologico del bambino, oggi residente a Sapri, che avrebbe saputo delle condizioni del figlio solo in un secondo momento.

L’obiettivo degli investigatori è ricostruire nel dettaglio la sequenza degli eventi tra la comparsa dei primi segnali di malessere e l’arrivo in ospedale. In particolare, si cerca di capire se ci siano state omissioni nei soccorsi o episodi che possano aver causato le gravi ferite rilevate dai medici.

Al momento, il riserbo investigativo è massimo. Nessuna ipotesi viene ufficialmente confermata e non risultano iscritti nel registro degli indagati. Le autorità giudiziarie e i carabinieri procedono con accertamenti tecnici e testimonianze per far luce su una vicenda che ha profondamente colpito la comunità cilentana.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata