15 Dicembre 2025

Il Nursind Salerno contro “Far West”: «Sul Ruggi un racconto parziale, servono fatti e prove»

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Il Nursind Salerno contro “Far West”: «Sul Ruggi un racconto parziale, servono fatti e prove»

Non convince, e accende un acceso dibattito, il servizio andato in onda venerdì sera in prima serata su Rai 3 all’interno del programma Far West, che ha dipinto l’ospedale “Ruggi” di Salerno come un luogo fuori controllo. Dopo la messa in onda, il Nursind provinciale rompe il silenzio e chiede di riportare la discussione su un piano di correttezza e verificabilità dei fatti, respingendo una narrazione ritenuta parziale e fuorviante.

Secondo il sindacato delle professioni infermieristiche, il servizio trasmesso il 12 dicembre avrebbe proposto dichiarazioni imprecise, colpendo non singole vicende ma l’intera comunità professionale che ogni giorno opera all’interno del presidio ospedaliero salernitano. Un racconto che, a giudizio del Nursind, rischia di alimentare sospetti e tensioni tra i cittadini, esponendo il personale sanitario a giudizi sommari.

«Quando si parla di sanità pubblica e di un grande ospedale – afferma Biagio Tomasco, segretario generale del Nursind provinciale – è necessario avere il massimo rispetto per i fatti e per chi lavora quotidianamente nei reparti. Raccontare vicende complesse senza un’adeguata contestualizzazione significa esporre i lavoratori a una narrazione distorta, che può generare rabbia e, nei casi peggiori, favorire episodi di aggressione. Questo non è giornalismo d’inchiesta, ma un racconto incompleto».

Nel mirino del sindacato finiscono alcune affermazioni contenute nel servizio, giudicate fuorvianti, in particolare quelle relative a presunti allontanamenti, incompatibilità professionali e procedimenti disciplinari. «Si è parlato di “cacciate” e sospensioni come se fossero ritorsioni – sottolinea Domenico Ciro Cristiano, delegato Rsu al Ruggi per il Nursind – mentre si tratta di vicende con una storia precisa e documentata, che nel servizio non viene spiegata».

Sulla stessa linea Valerio Festosi Guida, Rsu al Ruggi per il Nursind, che evidenzia l’effetto prodotto dalla trasmissione sull’opinione pubblica: «Chi guarda da casa finisce per pensare che al Ruggi regnino caos e irresponsabilità. Non è così. In questo ospedale operano professionisti seri, che non hanno nulla a che vedere con l’immagine di una struttura fuori controllo».

Particolarmente dura la presa di posizione rispetto alle accuse anonime emerse nel corso del servizio televisivo. «Lanciare accuse gravissime nascondendo il volto – afferma Carmine Sammartino, delegato Rsu al Ruggi per il Nursind – è facile, ma profondamente ingiusto. Se esistono responsabilità penali o civili, ci sono sedi ben precise per accertarle. Gettare fango in televisione non aiuta né la verità né i pazienti».

Il sindacato chiarisce di non voler negare le criticità esistenti, ma respinge con forza una rappresentazione giudicata semplicistica e dannosa. «Siamo i primi a sapere che ci sono problemi da affrontare – conclude Tomasco – ma non accettiamo che i lavoratori diventino capri espiatori o, peggio, colpevoli senza processo. La verità si costruisce ascoltando tutte le voci, non inseguendo il sensazionalismo».

I rappresentanti del Nursind ribadiscono infine la disponibilità al confronto e auspicano un chiarimento pubblico, nella convinzione che solo un’informazione completa, equilibrata e responsabile possa restituire fiducia ai cittadini e rispetto a chi, ogni giorno, garantisce il diritto alla salute.

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