Il disegno di legge promosso dal senatore Ancorotti, introduce una serie di interventi attesi da anni dagli operatori dell’estetica: un comparto in continua crescita ma spesso esposto a improvvisazione, abusivismo e sovrapposizioni con l’ambito sanitario.
L’obiettivo dichiarato è rafforzare la professionalità delle figure che operano nei centri estetici, garantendo standard uniformi e maggiore sicurezza per i clienti.
Il cuore della proposta riguarda l’aggiornamento dei requisiti formativi: il Ddl prevede un percorso più strutturato, che integri moduli dedicati a tecniche avanzate, norme igienico-sanitarie e utilizzo sicuro delle apparecchiature di ultima generazione. Questo consentirebbe di colmare il gap tra innovazione tecnologica e normativa vigente, ancora ferma a regolamentazioni nate quando strumenti e trattamenti erano molto meno invasivi.
Un altro punto rilevante è la definizione più chiara dei confini tra estetista e professioni sanitarie.
Il testo mira a individuare con precisione le pratiche riservate ai medici e quelle consentite agli estetisti, riducendo le zone grigie che negli anni hanno alimentato contenziosi e improvvisazioni. Ciò permetterebbe agli operatori di lavorare con maggiore certezza giuridica e ai consumatori di distinguere tra trattamenti estetici e veri e propri atti medici.
Il Ddl introduce anche una classificazione aggiornata delle apparecchiature, suddivise per livello di rischio. L’utilizzo di dispositivi più performanti sarebbe consentito solo a professionisti adeguatamente formati, con obbligo di registrazione e manutenzione periodica, mentre verrebbero vietati strumenti oggi diffusi, ma considerati potenzialmente pericolosi.
Infine, particolare attenzione viene riservata al contrasto dell’abusivismo attraverso un sistema di controlli più incisivo e sanzioni graduate, con l’obiettivo di tutelare chi esercita nel rispetto delle regole.
Il Ddl Ancorotti, nel suo complesso, punta a valorizzare una professione che richiede competenze tecniche e responsabilità crescenti, restituendo al settore estetico dignità, sicurezza e riconoscimento normativo, con sanzioni particolarmente elevate per chi non si adegua.


