In uscita la seconda edizione aggiornata della guida sul Cammino di San Nilo
| di Redazione
Otto giorni a piedi immersi nella natura incontaminata del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, un’area naturale protetta che vanta ben quattro riconoscimenti Unesco: patrimonio dell’umanità, biosfera Mab, geosito e patrimonio immateriale per la dieta mediterranea. Un percorso che si snoda quasi interamente nel verde di boschi, macchia mediterranea, campi, montagna e colline, arricchito da un elemento principale – l’acqua – di fiumi, ruscelli, cascate e del mare alla partenza e all’arrivo; su sentieri segnati da storia e leggende, in una terra in cui si percepisce una diffusa spiritualità legata all’antica presenza del monachesimo bizantino e italogreco. Un cammino che ripercorre i passi di Nilo, un giovane aristocratico calabrese vissuto nel X secolo, che lascia ogni cosa per dedicarsi totalmente alla vita contemplativa: monaco italogreco, eremita e amanuense, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa.
Un viaggio nell’ospitalità e nelle tradizioni dell’entroterra campano tra i sapori della dieta mediterranea e preziose occasioni di incontro con le persone che custodiscono, conoscono e si prendono cura di questo territorio. Per ogni tappa delle guida viene raccontata una storia legata ai luoghi attraversati: come quella di Maria, artigiana della ginestra a Tortorella; il Museo Etnografico di Morigerati, nato grazie alle testimonianze raccolte da Clorinda e Modestina o quella di Jepis, che nella sua bottega di Caselle in Pittari ha ideato “CiPassi”, un esperimento di cammino collettivo inframmezzato da letture e condivisione di narrazioni. Il Cammino di San Nilo – facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (treno e autobus) – parte da Sapri, antico porto romano e poi bizantino, dal mare si procede verso l’entroterra per incontrare il primo sito naturalistico del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: le cascate dell’oasi Capelli di Venere, così chiamate dalla rigogliosa felce che vi cresce. Procedendo si raggiunge il paese di Morigerati, che ospita l’oasi Wwf Grotte del Bussento, da qui il percorso affronta la salita al suggestivo eremo di San Michele, ad un’altitudine di 600 metri, per poi scendere verso Caselle in Pittari. Per giungere all’antico feudo di Rofrano si cammina lungo la direttrice che da secoli i pellegrini percorrono per arrivare al Monte Sacro, storica meta di pellegrinaggio e tappa aggiuntiva che consente un’incredibile esperienza spirituale e immersione nella storia di questa terra. Nei giorni seguenti si attraversano territori con coltivazioni sparse, che ricordano le origini rurali; si giunge nel luogo dove sorse il monastero di San Nazario, che accolse san Nilo da Rossano per essere tonsurato, e la sosta all’abbazia italogreca di Santa Cecilia, poco oltre la frazione di Castinatelli, segna il momento più spirituale di tutto il percorso. Infine si torna verso la costa e i profumi della macchia mediterranea, accolti dal mare di Palinuro. Questa seconda edizione aggiornata della guida contiene tutte le informazioni utili per mettersi in cammino: la descrizione del percorso, le cartine dettagliate, le altimetrie, i dislivelli, la descrizione del percorso, i posti da visitare e quelli dove dormire (anche in tenda). In più, nella sezione Assaggi di Cammino, alcune proposte per itinerari più brevi che consentono comunque di vivere lo spirito di questo Cammino.
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