Incendi in crescita, effetti della crisi climatica sempre più evidenti e una gestione forestale ancora in ritardo: è la fotografia, tutt’altro che rassicurante, che emerge dal nuovo report di Legambiente presentato oggi all’VIII Forum Foreste a Roma.
I numeri in Campania
Secondo l’elaborazione dell’associazione su dati EFFIS/Sentinel-2, dal 1° gennaio al 15 ottobre in Campania sono andati in fumo 6.129 ettari di boschi e vegetazione (+13% rispetto al 2024) in 185 eventi. La regione è quarta in Italia per superfici bruciate, dopo Sicilia, Calabria e Puglia.
A livello provinciale:
- Salerno guida la classifica con 1.929 ettari bruciati (maglia nera regionale);
- Caserta segue con 1.834 ettari;
- Napoli con 1.392 ettari.
Clima: estate tra le più calde
Il quadro si inserisce in un contesto climatico che rende i boschi più fragili: l’estate 2025 è stata, secondo Copernicus, la quinta più calda in Italia dal 1950, con un’anomalia termica di +1,62°C. Ondate di calore, siccità e fenomeni meteo estremi moltiplicano il rischio incendi e indeboliscono gli ecosistemi forestali.
“Servono coerenza e velocità”
«Il settore forestale è centrale per la transizione ecologica e la bioeconomia circolare – afferma Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania –. L’Italia deve recuperare i troppi ritardi: serve maggiore coerenza tra politiche nazionali e regionali e le strategie europee, un cambio di passo nell’attuazione sul territorio, l’applicazione senza rinvii del regolamento EUDR e un uso intelligente della legge europea sul ripristino della natura».
Ferro richiama anche la Festa dell’Albero del 21 novembre, quando volontari e cittadini pianteranno nuovi alberi «per lanciare un messaggio di speranza e futuro».
Reati ambientali: Campania terza in Italia
L’emergenza si intreccia con il fronte della legalità. Nel Rapporto Ecomafia riferito al 2024 risultano 3.239 reati per incendi boschivi e di vegetazione in Italia. La Campania è terza con 391 reati (+9% sul 2023), 38 persone denunciate (erano 28) e 5 arresti; 122 gli illeciti amministrativi e 125 le sanzioni.
Focus provinciale: Salerno è seconda in Italia (dopo Cosenza) con 203 reati, +11% rispetto al 2023. Le attività di controllo sono state condotte da carabinieri forestali e corpi forestali regionali.
Le richieste al Governo
Dal Forum, Legambiente indirizza all’esecutivo tre assi d’azione per centrare gli obiettivi UE 2030 su foreste, clima e biodiversità:
- Lotta alla crisi climatica, con misure di adattamento e riduzione delle emissioni che tutelino gli ecosistemi forestali.
- Prevenzione e contrasto agli incendi, rafforzando la governance del rischio, la pianificazione del paesaggio forestale e la gestione attiva dei boschi.
- Piena attuazione della Strategia nazionale per la gestione forestale, coordinando strumenti normativi, risorse e competenze tra Stato e Regioni.
Il messaggio è chiaro: senza un’accelerazione sulle politiche di prevenzione, gestione sostenibile e legalità, il 2025 rischia di diventare l’ennesimo anno perso per le foreste campane e italiane.


