Incubo Cilentana, dubbi su riapertura: disagi per sanità e scuole. Percorso alternativo pericoloso

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Incubo Cilentana, dubbi su riapertura: disagi per sanità e scuole. Percorso alternativo pericoloso

Ieri pomeriggio, mercoledì, la strada statale 18 Cilentana è stata improvvisamente chiusa al transito a causa di controlli strutturali che l’Anas dovrà effettuare sul viadotto Acquarulo, situato tra gli svincoli di Ceraso e Cuccaro Vetere. La notizia ha gettato nel caos il Basso Cilento, isolando la zona e creando notevoli disagi per residenti, studenti, pendolari e operatori sanitari.

Al momento, nessuna dichiarazione ufficiale è stata rilasciata riguardo alla durata presumibile degli interventi, lasciando la popolazione nell’incertezza e nell’ansia per il prolungarsi di una situazione già complicata. Gli abitanti del Basso Cilento si ritrovano, ancora una volta, a fronteggiare un vero e proprio incubo che compromette la normale viabilità.

I principali danni sono avvertiti dai mezzi di soccorso e dai trasporti pubblici, con tempi di percorrenza che si allungano notevolmente. Le ambulanze che devono raggiungere l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania sono costrette a percorsi alternativi, mettendo a dura prova l’efficienza dei servizi di emergenza nella zona. Anche gli studenti e i pendolari sono costretti a modificare i propri spostamenti, cercando vie alternative per raggiungere le rispettive destinazioni.

Secondo le indicazioni fornite dall’Anas, le auto provenienti da sud dovrebbero deviare allo svincolo di Massicelle per poi riprendere la Cilentana a Vallo della Lucania. Tuttavia, nella realtà, la strada risulta sbarrata a Ceraso, in direzione nord, e a Cuccaro Vetere, in direzione sud. Il percorso alternativo indicato si snoda nell’entroterra, attraverso strade strette, umide e invase dal fogliame, aumentando ulteriormente le difficoltà di percorrenza.

A complicare ulteriormente la situazione, nei prossimi giorni potrebbe subentrare il problema del ghiaccio, rendendo ancor più arduo il transito su strade secondarie e di montagna. La preoccupazione cresce tra la popolazione locale, che chiede con urgenza chiarezza da parte delle autorità competenti sulla tempistica di riapertura della strada e sull’inizio dei lavori di riparazione.

Il Basso Cilento, dunque, resta isolato, e la popolazione è in attesa di notizie che possano porre fine a questo periodo di incertezza. Mentre le attività quotidiane subiscono un rallentamento, gli abitanti della zona sperano che i necessari interventi siano tempestivi e che la viabilità possa essere ripristinata al più presto.

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