L’antenna telefonica fa paura, sindaco scrive alla Capozzolo: «Sostenga la nostra azione»

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L’antenna telefonica fa paura, sindaco scrive alla Capozzolo: «Sostenga la nostra azione»

Sono sempre accesi i riflettori sulla vicenda delle antenne telefoniche che Wind vorrebbe installare in località Pennino a Buonabitacolo. Dopo la visita nei giorni scorsi della senatrice Angelica Saggese, del presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino e del coordinatore del Pd Vallo di Diano Mimmo Cartolano, il primo cittadino Elia Rinaldi lunedì mattina ha inviato una lettera alla deputata campana, componente della commissione Agricoltura e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico Sabrina Capozzolo per chiedergli di sostenere l’azione di tutela che amministrazione e comitato stanno portando avanti. Nella missiva, infatti, il primo cittadino di Buonabitacolo ha sottolineato che nel piccolo paese del Vallo di Diano, da quasi due mesi, i cittadini stanno manifestando contro l’installazione di impianti radio base, anche attraverso presidi permanenti e azioni di protesta. «La cittadinanza è preoccupata per gli eventuali rischi alla salute causati dalle onde elettromagnetiche».

Dopo la sentenza del Tar Campania di annullamento del diniego di realizzazione di antenne nell’ambito del territorio comunale, a nulla sono valsi i tentativi dell’amministrazione comunale di far dislocare su altri siti l’antenna che dovrebbe installare la società Wind in località Pennino, area peraltro scelta anche da Vodafone ed Ericcson Telecomunicazioni per realizzare i rispettivi impianti di radiotelefonia. I siti demaniali scelti dall’ente, seppure distano circa due chilometri dal centro abitato, sono stati esclusi, in quanto non considerati adatti alle esigenze di copertura telefonica. Di contro, Wind Telecomunicazioni ha indicato un’area, a una distanza massima di un chilometro dal centro abitato, dove poter individuare terreni comunali sui quali ubicare gli eventuali impianti. L’area in questione, però, oltre ad essere sprovvista di siti demaniali, risulta densamente abitata. 

«Ad ogni modo, – spiega Rinaldi – vista l’indisponibilità da parte delle compagnie a voler delocalizzare gli impianti telefonici sui siti indicati dall’amministrazione Comunale, i cittadini hanno ribadito che l’antenna non va assolutamente installata e che manifesteranno in tutti modi per evitare che ciò accada. Politici, Sacerdoti e Vescovi stanno mostrando interesse per la vicenda e piena solidarietà ai cittadini. Alcune mamme di Buonabitacolo hanno scritto persino una missiva al Santo Padre per chiedergli di intervenire a difesa della cittadinanza locale. I buonabitacolesi, insomma, non vogliono che la Wind installi l’antenna, per cui presidiano ininterrottamente da settimane la zona. Uomini, donne, anziani e bambini si alternano giorno e notte per impedire che i tecnici e le ditte incaricate dell’installazione possano raggiungere l’area».

Il clima è molto teso. In paese la gente è particolarmente turbata per gli sviluppi della vicenda e chiede al Comune di fare tutto il possibile per impedire che venga installata l’antenna. Nei giorni scorsi, il sindaco ha ricevuto un plico contenente le firme di 1.257 cittadini, su un totale di circa 2.700 abitanti, contrari all’installazione delle antenne telefoniche su tutto il territorio comunale. In più occasioni, le persone hanno sottolineato di non essere in alcun modo contrari all’innovazione tecnologica, purché sia rispettosa dell’ambiente e della salute dei cittadini. Partendo da questa volontà manifestata dai buonabitacolesi, alcune settimane fa, il primo cittadino Elia Rinaldi ha inviato una lettera al ministro Guidi, al governatore della Campania De Luca e all’assessore regionale all’Innovazione Fascione per chiedere di escludere Buonabitacolo dalla lista dei Comuni della Campania da coprire attraverso le antenne telefoniche e di inserirlo tra quelli da coprire mediante la connettività in fibra ottica e via cavo.

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