3 Novembre 2025

La ricca fauna delle acque dolci e salate del Parco nazionale del Cilento

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La ricca fauna delle acque dolci e salate del Parco nazionale del Cilento

Un mondo spesso sconosciuto di piccoli esseri viventi popola le acque dolci dei torrenti e fiumi e le acque salate delle aree protette del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. La fauna dei corsi d’acqua è molto ricca e spicca la presenza della popolazione di lontre, la più abbondante in Italia.  Vive in acque limpide e ricche di pesci. Si nutre principalmente di pesci, ma anche di molluschi, crostacei e anfibi. E’ un animale notturno che si sposta lungo il corso dei fiumi alla ricerca di cibo. È un animale solitario, che vive in tane scavate nelle rive dei fiumi. E molto caratteristiche, in quanto hanno un’entrata sott’acqua e un’uscita sulla riva. Vive principalmente nel Fiume Bussento ed è stata avvistata anche nella riserva naturalistica del fiume Sele. Nelle zone vicino alle sorgenti, dove l’acqua è più fredda e costante e i boschi ripariali sono fitti, si possono trovare la rara Salamandra dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), un endemismo italiano di grande interesse naturalistico, e la più comune Salamandra (Salamandra salamandra). Nei tratti di fiume con acque limpide e ricche di ossigeno si possono trovare la Trota (Salmo macrostigma) e il Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus), mentre lungo le sponde è frequente la presenza di piccoli trampolieri limicoli come il Corriere piccolo (Charadrius dubius). Nelle piccole pozze si possono trovare la Rana italica, la Rana dalmatina, l’Ululone dal ventre giallo (Bombina pachypu) e il Rospo (Bufo bufo). Tra le gole rocciose, il raro Biancone (Circaetus gallicus), un rapace di grandi dimensioni, si nutre prevalentemente dei rettili presenti nel Parco. Tra questi ultimi ci sono la Lucertola campestre (Podarcis sicula), il Ramarro (Lacerta viridis), il Cervone (Elaphe quatuorlineata), il Biacco (Coluber viridiflavus), la Vipera (Vipera aspis) e la Natrice (Natrix natrix). Il mare del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni comprende una presenza faunistica non indifferente: sono presenti, infatti, alcune specie animali e vegetali uniche al mondo e perciò soggette a particolari forme di tutela. Nei fondali marini dell’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate, dove si incontrano il corallino e praterie estese di Posidonia Oceanica, si proteggono e si cibano numerose specie di pesci e crostacei, alcune anche molto rare come quella del Pesce pappagallo mediterraneo e della Siriella Castellabatensis, ma anche bellissime madrepore, gorgonie, briozoi e spugne.  Spesso nella Baia Arena di Ogliastro Marina si assiste anche alla deposizione di numerose uova di tartaruga del tipo Caretta Caretta. Tipica del luogo è la “rossa di Licosa”, come la chiamano i pescatori locali, una triglia di scoglio che vive nello specchio d’acqua tra Ogliastro Marina e Punta Licosa. La triglia rossa, recentemente inserita nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), ha proprio qui il suo ambiente favorevole da cui derivano le qualità dal sapore unico. I fondali di flysch, una particolare conformazione rocciosa sedimentaria, formata da numerosissime cavità e spaccature, vengono utilizzate come rifugio da numerose specie di flora marina come cernie, saraghi, murene e aragoste. L’area marina protetta della Costa degli Infreschi e della Masseta è popolata da una grande varietà di specie ittiche come cernie, corvine, saraghi, dentici, astici, aragoste, gamberi e altri ancora. Il mare del Cilento è anche il paradiso delle tartarughe marine Caretta caretta che ogni anno scelgono le spiagge da Castellabate a Marina di Camerota per vidificare. 

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