L’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo a pesca di Alici di Menaica: «Nel Cilento pescatori moderni e rispettosi del mare»

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L’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo a pesca di Alici di Menaica: «Nel Cilento pescatori moderni e rispettosi del mare»

«Questo splendido mare non è solo una opportunità turistico – balneare, ma anche una formidabile risorsa culturale e volano di sviluppo capace di attrarre risorse». Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo, dopo il tour nel Cilento, tra Ascea, Pisciotta e Palinuro, invitato dal Flag I porti di Velia per fare il punto sulle idee e le strategie finalizzate alla valorizzazione della “risorsa mare”, intesa come una preziosa fonte di sviluppo e di grandi opportunità.

Un’occasione importante per puntare i riflettori sulla pesca della Menaica, ma anche sulle aree interne, sulle produzioni e attività d’eccellenza. Durante la mattinata si è recato ad Ascea, presso il suggestivo Palazzo De Dominicis Ricci, per partecipare alla convention “Il Mare e le Nobili Terre di Velia”.

«Ringrazio Carmine Farnetano per l’invito e la splendida accoglienza e tutti quelli che hanno partecipato a questa iniziativa. Stiamo lavorando al riconoscimento del valore di utilità pubblica di alcune coltivazioni che hanno impatto paesaggistico, quindi non solo produzione agricola ma anche formazione del patrimonio ambientale turistico, qui nella costiera cilentana con l’Olivo Pisciotta. Un disegno di legge – ha aggiunto l’assessore Caputo – che tutela queste coltivazioni e prevede interventi specifici progettati sui territori coinvolgendo i diversi partenariati presenti per mantenerli al di là dei fondi dell’agricoltura, ma anche di manutenzione del territorio e di crescita degli operatori con gli altri fondi europei. Quindi con maggiore disponibilità e maggiore libertà nell’attuare gli interventi che servono. Ognuno deve fare la sua parte ed è tempo che anche le imprese facciano la loro parte così come gli amministratori locali e la Regione stanno facendo».

L’incontro con i pescatori dell’associazione Pelagics

Uno dei momenti più significativi del tour è stato l’incontro con i pescatori che ancora oggi praticano la Pesca con la Menaica a Marina di Pisciotta, all’interno del Parco Nazionale del Cilento. Durante la visita, Caputo ha avuto il privilegio di partecipare all’antica tecnica di pesca delle alici con la menaica. «Questa è anche una terra dalla storia millenaria e dalle antichissime tradizioni, dove possiamo trovare numerose testimonianze di un passato lontanissimo. Antiche tradizioni come quella della Pesca con la Menaica che ancora si realizza a Marina di Pisciotta, nel parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. La pesca incontra la cultura delle antiche tradizioni, qui in questo bellissimo borgo dove sapientemente guidati dal comandante Massimo Coppola abbiamo partecipato all’antichissima pesca dell’alice con la menaica, una rete a maglie grandi che viene lasciata alla deriva. Un rito antico che si ripete soltanto qui, lungo la costa per realizzare la pesca di un prodotto dalle proprietà organolettiche uniche».

La pesca della Menaica

L’assessore ha potuto assistere a tutte le fasi di questo antico procedimento, dalla pesca con la menaica fino alla conservazione del pesce nei caratteristici vasi di terracotta. Durante l’incontro, ha avuto modo di conoscere i pescatori, autentici guardiani del mare che coniugano tradizione e modernità nel rispetto dell’ambiente marino. Ad accompagnarlo sono stati i pescatori dell’ associazione Pelagics, nata all’interno del progetto “La Rotta dei Porti di Velia” che riunisce i pescatori del Cilento in un’azione congiunta, tutelare e difendere la pesca sostenibile, come quella della Menaica, conservando l’ambiente marino-costiero e lavorando in stretta collaborazione con esperti di biologia marina.
L’incontro ha offerto l’opportunità per scoprire il ricco patrimonio culturale e le tecniche di pesca tradizionali tramandate di generazione in generazione. Caputo ha anche sottolineato l’importanza di preservare e promuovere queste pratiche uniche, che contribuiscono all’economia locale e garantiscono la sostenibilità delle risorse marine. Poi a Palinuro per visitare la spettacolare Grotta Azzurra e la visita alla Fattoria Albamarina di Mario Notaroberto a Centola, a due passi dal mare blu di Palinuro, in un territorio che ospita vigneti da almeno quattrocento anni. «I suoi prodotti hanno il Cilento dentro e Mario è un uomo integro e caparbio, come i suoi vini», ha concluso Caputo.

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