Le meraviglie delle aree marine protette del Cilento da scoprire prima dell’estate di massa

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Le meraviglie delle aree marine protette del Cilento da scoprire prima dell’estate di massa

Nel Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni due scrigni del Mediterraneo dove la bellezza è ancora un fatto naturale. Giugno è il mese perfetto per visitare le aree marine protette di Santa Maria di Castellabate e della Costa degli Infreschi e della Masseta che in questo periodo si rivelano in tutto il loro splendore naturale, lontano dalla folla agostana, quando le spiagge si fanno affollate e le temperature più intense.

Luoghi sospesi tra cielo e mare dove il tempo scorre piano, seguendo il ritmo delle onde e del vento, e dove la natura – quella vera – è ancora padrona.

L’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate è un piccolo capolavoro di biodiversità. Istituita nel 2009, si estende per oltre 7.000 ettari e custodisce fondali sabbiosi, praterie di posidonia, scogliere sommerse, ma anche piccole calette che sembrano uscite da un dipinto impressionista.

A giugno, l’acqua è già calda abbastanza per una nuotata, ma ancora limpida come cristallo. Snorkeling e kayak sono gli strumenti ideali per esplorare queste acque senza disturbarle. Non serve molto per capire che qui, più che altrove, il mare è un ecosistema vivo. E se a largo c’è la vita, a terra c’è la storia: il borgo di Castellabate, uno dei più belli d’Italia, guarda queste acque come un vecchio saggio che ha imparato a rispettarle.

Più a sud, nel tratto di costa tra Marina di Camerota e Scario, si snoda una delle aree più incontaminate del Mediterraneo: la Costa degli Infreschi e della Masseta. Un vero e proprio anfiteatro naturale dove la montagna cade a picco nel blu, le grotte marine si aprono come ferite nella roccia e le spiagge si conquistano solo a piedi o in barca.

È un luogo che non si concede a tutti: lo fa lentamente, a chi ha pazienza e rispetto. E giugno, in questo senso, è il mese perfetto. Angoli di paradiso che a giugno si possono ancora vivere in silenzio, senza il sottofondo dei motoscafi e degli ombrelloni.

Le due aree marine protette rappresentano non solo un baluardo ecologico, ma anche un modello di gestione sostenibile. Qui, la tutela della biodiversità va di pari passo con il turismo lento, la pesca responsabile, l’educazione ambientale. Non è un caso se da anni sono in cima alle classifiche di Legambiente per la qualità ambientale e l’attenzione alla salvaguardia degli ecosistemi costieri.

Chi vuole il mare, quello autentico, lo troverà qui. Prima che arrivi il caos.

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