Le visite dell’Inps a cento chilometri di distanza, Cittadinanzattiva insorge: «Situazione insostenibile»

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Le visite dell’Inps a cento chilometri di distanza, Cittadinanzattiva insorge: «Situazione insostenibile»

La commissione visite mediche Inps è a cento chilometri di distanza, e la visita per i cittadini del Golfo di Policastro si traduce in due ore di macchina. Perché da quando la commissione invalidi è stata spostata da Sapri a Salerno i disagi e le lamentele si sono triplicate. Cittadinanzattiva se ne fa portavoce e chiede agli organi competenti che venga ripristinata la sede di Sapri prima ospitata nei locali del Distretto Sanitario 71 venendo così incontro alle esigenze di un territorio vasto, comprendente 17 comuni, con una popolazione di oltre 50mila abitanti.

«Il trasferimento della suddetta Commissione nel Capoluogo provinciale ha determinato disagi enormi a cittadini affetti già da gravi problemi salute, nella stragrande maggioranza avanti con gli anni e, non di rado, anche con problemi di deambulazione. – ha spiegato Cittadinanzattiva Sapri nella sua missiva – Pensiamo sia compito delle strutture pubbliche (e in particolare di quelle sanitarie) di alleviare e, se possibile, risolvere i problemi e non di aggravarli; e un siffatto provvedimento non fa altro che appesantire i disagi, soprattutto, alle fasce più deboli. Non va dimenticato che Salerno dista dal Golfo di Policastro più di 100 chilometri; la mancanza di servizi pubblici è nota ed è aggravata da una situazione viaria ancora deficitaria».

«A questi già gravi problemi, – aggiunge Cittadinanzattiva, attraverso il suo coordinatore Mario Fortunato – bisogna aggiungere gli inconvenienti burocratici, come le lettere d’invito alle visite mediche che giungono in ritardo e, a volte, addirittura fuori tempo massimo! Ritardi che le persone interessate sono costrette a pagare con rinvii e altre attese. Una situazione insostenibile – spiega – e che deve trovare assolutamente riparo, per evitare che tantissime persone continuino a subire disagi dovuti a colpe non dipendenti da loro responsabilità. Non sta a noi indicare le possibili soluzioni, ma giova ricordare che l’Inps ha una sede nella città di Sapri dove non sarebbe difficile attrezzare una stanza per le visite mediche. I risparmi di spesa e la riorganizzazione degli Uffici pubblici non si discutono, – conclude Fortunato – ma devono tenere conto anche delle esigenze e dei diritti sacrosanti dei cittadini. Persone che, come scritto anche dalla Cgil di Sapri, non possono essere considerati alla stregua di ‘pacchi postali’».

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