Maturità 2025 al via: tra le tracce, Pasolini, Borsellino, la parola “rispetto” e il New Deal
| di Luigi Martino
È cominciata ufficialmente questa mattina l’edizione 2025 dell’Esame di Stato per oltre mezzo milione di studenti italiani. Alle 8:30, in tutte le scuole superiori del Paese, è stata aperta la busta telematica contenente le sette tracce proposte per la prima prova scritta, quella di italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio.
Le tracce, predisposte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, spaziano tra ambiti letterari, storici, scientifici e sociali. Tra le proposte per l’analisi del testo figurano una poesia di Pier Paolo Pasolini, “Appendice 1” tratta dall’opera Dal diario, e un brano del celebre romanzo Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, incentrato sulla visita di Angelica alla famiglia dei principi di Salina.
Per la tipologia B, dedicata alla riflessione e all’argomentazione, è stato scelto un passo del volume Gli anni trenta. Il decennio che sconvolse il mondo di Piers Brendon, incentrato sul New Deal e le trasformazioni politiche ed economiche di quel periodo. Tra gli altri autori selezionati anche Riccardo Maccioni, con una riflessione sul significato della parola “Rispetto”, Telmo Pievani e un testo sul ruolo dell’indignazione nei social firmato da Anna Meldolesi e Chiara Lalli.
Non manca l’attualità civile con il brano di Paolo Borsellino, I giovani, la mia speranza, pubblicato su Epoca nel 1992, a pochi mesi dalla sua tragica scomparsa. Un messaggio carico di valori che invita le nuove generazioni a farsi carico della responsabilità sociale.
Secondo i dati diffusi dal ministero, è stato ammesso all’esame il 96,5% degli studenti. Le regioni con la percentuale più alta di non ammessi sono la Sardegna (7,1%) e la Liguria (5%). Il Molise registra il dato più basso (2,6%).
Numerosi i messaggi di auguri e incoraggiamento arrivati dalle istituzioni. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto rivolgere un pensiero agli studenti dalla sede del G7 in Canada: «Forza ragazzi, siete il nostro orgoglio». Anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha parlato di “un momento che segna il passaggio alla vita adulta” e ha annunciato che dal prossimo anno l’Esame tornerà a chiamarsi ufficialmente “Maturità”.
Tra i volti noti che hanno condiviso messaggi per i maturandi anche Matteo Renzi, che ha affidato ai social un pensiero per la figlia Ester, oggi tra i candidati all’esame: «Vivetela a viso aperto, godetevela, non abbiate paura».
Il percorso d’esame prosegue domani, giovedì 19 giugno, con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo scolastico. Latino al classico, matematica allo scientifico, lingua straniera per il linguistico, scienze umane nei licei omonimi. Per alcuni indirizzi, la prova si estenderà su più giorni.
Intanto, sui social e nei corridoi scolastici si discute anche dell’impatto delle nuove tecnologie. A intervenire è stato anche Stefano Rossetti, docente e presidente di commissione al liceo Curie di Pinerolo, che ha ironizzato sul proprio profilo Facebook per tranquillizzare gli studenti e ha espresso preoccupazione sull’uso scorretto dell’intelligenza artificiale durante la preparazione o, peggio, durante l’esame.
Un primo giorno intenso, dunque, per i 524.415 candidati, che oggi hanno dato il via a un rito di passaggio che coinvolge intere famiglie, scuole e comunità. Un banco di prova che continua a segnare una delle tappe fondamentali della crescita personale e scolastica dei giovani italiani.
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