29 Ottobre 2025

Minacce e ricettazione, pena definitiva per il consigliere di Agropoli Bruno Bufano

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Minacce e ricettazione, pena definitiva per il consigliere di Agropoli Bruno Bufano

È diventata definitiva la condanna a carico di Bruno Bufano, consigliere comunale di maggioranza ad Agropoli. Il Tribunale di Vallo della Lucania ha confermato la sentenza che riconosce l’esponente politico colpevole dei reati di minaccia aggravata e ricettazione, condannandolo a un anno e sette mesi di reclusione (pena sospesa) e a 250 euro di multa.

Nel procedimento figuravano anche Vincenzo e Andrea Picariello, padre e figlio, imputati per presunte minacce nei confronti dello stesso Bufano. Il primo è deceduto durante il processo, mentre il secondo è stato assolto con formula piena perché “il fatto non sussiste”. A difendere entrambi è stato l’avvocato Antonio Mondelli.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’episodio risale alla fine di novembre 2019. In quell’occasione Bufano avrebbe puntato una pistola – successivamente risultata essere una replica giocattolo – contro Andrea Picariello. A ciò si aggiungeva l’accusa di ricettazione, poiché il consigliere era stato trovato in possesso di un fucile rubato, risultato provento di un furto commesso nel 2017 ai danni di un cittadino di Santa Maria di Castellabate.

Le contestazioni mosse ai Picariello, invece, riguardavano presunte minacce di morte ai danni di Bufano. Padre e figlio ritenevano infatti il consigliere coinvolto nel trafugamento della salma di Pasquale Picariello, figlio di Vincenzo e fratello di Andrea, sottratta dal cimitero di Agropoli poche settimane prima. Il corpo fu poi rinvenuto tre anni più tardi, all’interno della stessa struttura cimiteriale.

Dagli atti emerge che Vincenzo Picariello avrebbe urlato frasi come: «Datemi la salma di mio figlio, altrimenti vi sparo e vi scanno… vi ammazzo… vi metto una bomba».

Il giudice onorario Alberto Imperiale ha infine riconosciuto solo Bufano responsabile dei reati contestati, pronunciando condanna nei suoi confronti, mentre ha assolto Andrea Picariello e dichiarato estinto il reato nei confronti del padre, deceduto nel corso del procedimento.

Resta ora da comprendere quali saranno gli effetti politici della decisione giudiziaria. Poiché i reati di minaccia aggravata e ricettazione non rientrano tra quelli previsti dalla Legge Severino, per Bufano non è prevista la decadenza automatica dal ruolo di consigliere comunale. Tuttavia, la Prefettura di Salerno potrà decidere di avviare un’istruttoria, valutando l’eventuale sospensione o decadenza motivata, da sottoporre successivamente alla ratifica del Consiglio comunale.

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