Napoli, città di contrasti e stratificazioni temporali, diventa il palcoscenico di un’avventura che attraversa i secoli in “Il tempo del girasole”, il nuovo romanzo di Claudio Aorta, pubblicato da Balzano Editore di Cosenza. L’autore, nato a Napoli nel 1972 e residente a Roma dal 2001, intreccia nella sua narrativa passione, storia e riflessione interiore, costruendo un ponte tra la Napoli moderna e quella della Repubblica Partenopea del 1799, un periodo affascinante e spesso poco esplorato.
Protagonista è Elena Giachetti, scienziata farmaceutica trentatreenne e responsabile della Ricerca & Sviluppo della Bio-Futura, azienda del Gruppo Farmaceutico Partenopeo. Mentre la sua carriera è brillante, la vita sentimentale con il fidanzato Francesco appare piatta e priva di emozioni. Tutto cambia una sera a Posillipo: durante una sessione di pittura en plein air, nei pressi di un misterioso girasole, Elena viene risucchiata da un’insolita distorsione spazio-temporale e si ritrova catapultata nella Napoli del 1799.
In questa epoca turbolenta, segnata dalla lotta tra giacobini e monarchici, la protagonista entra in contatto con Carlo, giovane e idealista rivoluzionario, dando vita a un’intensa vicenda sentimentale. Il romanzo non si limita però al registro amoroso: attraverso gli occhi di Elena, Aorta restituisce vividamente il fermento culturale, politico e sociale di un periodo storico che meriterebbe maggiore attenzione, con una Napoli viva, pericolosa e idealista.
La scrittura di Aorta, che affonda radici nella poesia, nella narrativa e nella sceneggiatura, si distingue per una sensibilità che alterna descrizioni dettagliate della città e dei suoi luoghi a riflessioni più intime e spirituali. Temi ricorrenti nei suoi lavori – storia, fede, tempo – emergono anche in questo romanzo, dove il dialogo tra passato e presente diventa il cuore pulsante della storia.
Con 234 pagine, “Il tempo del girasole” offre al lettore un viaggio avvincente tra realtà e immaginazione, unendo la scoperta storica all’emozione personale. Claudio Aorta conferma la sua capacità di trasformare la storia in un’esperienza narrativa che coinvolge mente e cuore, invitando a guardare Napoli con occhi nuovi e curiosi.


