L’avvocato Simone Labonia, ci spiega le differenze normative tra i comportamenti casalinghi e quelli in ambienti pubblici e quando una partita natalizia a carte con puntate in denaro può diventare reato.
Durante le festività natalizie è frequente ritrovarsi per una partita a carte, spesso accompagnata da piccole puntate in denaro.
Un’abitudine che, però, può assumere rilevanza penale se praticata in determinati contesti.
La differenza tra comportamento lecito e illecito non dipende dall’importo giocato, bensì dal luogo e dalle modalità del gioco.
Il riferimento normativo principale è l’art. 718 del codice penale, che punisce il gioco d’azzardo quando è esercitato in luogo pubblico o aperto al pubblico.
Per gioco d’azzardo si intende quello in cui la vincita o la perdita dipendono in modo prevalente dalla sorte e non dall’abilità del giocatore.
Rientrano in questa categoria molte partite a carte con posta in denaro, se svolti secondo modalità non autorizzate.
Giocare a carte puntando denaro in un bar integra, nella maggior parte dei casi, un’ipotesi penalmente rilevante. Si tratta infatti di un luogo aperto al pubblico, e la presenza di puntate in denaro trasforma l’attività ludica in gioco d’azzardo illecito. La responsabilità penale può coinvolgere non solo i giocatori, ma anche il titolare dell’esercizio, qualora abbia tollerato o favorito lo svolgimento del gioco.
Le sanzioni previste comprendono arresto e ammenda, oltre a possibili conseguenze amministrative, come la sospensione della licenza.
Diversa è la situazione se la stessa partita si svolge in ambito domestico, ad esempio in casa durante una cena tra amici o parenti.
In questo caso manca l’elemento del luogo pubblico o aperto al pubblico, che è essenziale per la configurabilità del reato. La giurisprudenza è costante nel ritenere che il gioco privato, svolto in un contesto familiare o comunque ristretto, non integri fattispecie penalmente rilevanti, purché non vi sia organizzazione professionale, abitualità o finalità di lucro sistematico.
La ratio della distinzione è chiara: il legislatore intende reprimere il gioco d’azzardo quando diventa un fenomeno socialmente pericoloso, capace di alimentare dipendenze, sfruttamento e circuiti illegali. In ambito privato, invece, prevale la tutela della libertà personale e dell’autonomia domestica.
Quindi, la stessa partita natalizia, con le stesse puntate, può essere lecita o illecita a seconda del luogo in cui si svolge.
Un dettaglio spesso sottovalutato, ma decisivo sul piano penale, che invita alla prudenza soprattutto quando il gioco esce dall’ambito domestico per approdare in spazi aperti al pubblico.


