Nell’intestino degli Alburni prove di soccorso a 150 metri di profondità

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Nell’intestino degli Alburni prove di soccorso a 150 metri di profondità

di Redazione

Si è concluso un intenso fine settimana per il Soccorso Alpino e Speleologico della Campania Cnsas. Sabato 12 settembre la XIV Delegazione di Soccorso Speleologico della Campania ha simulato un complesso recupero nella Grotta del Falco, nel comprensorio del comune di Corleto Monforte, all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. La manovra ha simulato il recupero di uno speleologo infortunatosi all’interno della grotta, ad una profondità di circa 150 metri, nel collettore basale dei monti Alburni.

Le squadre sono quindi state impegnate nella medicalizzazione e stabilizzazione dello speleologo simulante, a cui hanno fornito tutta l’assistenza necessaria prima di sistemarlo nella barella ed iniziare le operazioni di recupero. I tecnici del soccorso speleologico del Cnsas Campania hanno effettuato il recupero con tecniche “smart” e alleggerite.

Il percorso della barella si è articolato per 400 metri, attraverso la zona di gallerie sub-orizzontali semi-allagate che costituiscono il ramo verso valle del collettore, per poi continuare lungo i tratti verticali presenti nella parte iniziale della grotta. Le operazioni si sono concluse domenica in mattinata, con l’uscita della barella, partita nel pomeriggio di sabato da una profondità di 150 metri.

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