10 Dicembre 2025

Nicola Caputo alla Farnesina come consigliere del ministro per l’export agroalimentare

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Nicola Caputo alla Farnesina come consigliere del ministro per l’export agroalimentare

L’ex assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo, oggi esponente di Forza Italia annuncia con un lungo post sui social di essere stato nominato consigliere del ministro degli Esteri per l’export e l’internazionalizzazione della filiera agroalimentare e per le politiche europee e internazionali di settore.

Primo giorno alla Farnesina. Inizio oggi il mio percorso come Consigliere del Ministro per l’export e l’internazionalizzazione della filiera agroalimentare e per le politiche europee e internazionali di settore. Lo faccio con umiltà e gratitudine. Ogni traguardo porta con sé un percorso fatto di persone, di esperienze, di difficoltà superate e di lezioni preziose.

Porto con me la mia storia, il legame con i territori, l’esperienza maturata in Europa e il rapporto autentico con il mondo agricolo italiano, a partire dalla mia Regione. Ho sempre creduto in un metodo semplice ma essenziale: ascolto, competenza, serietà. Nessuna improvvisazione, nessun protagonismo. Solo lavoro, rispetto delle istituzioni e dedizione. L’agroalimentare italiano non è soltanto un settore produttivo, è identità, cultura, reputazione internazionale. Rafforzare la diplomazia del cibo italiano significa proteggere ciò che siamo e aprire nuove opportunità alle nostre imprese e ai nostri giovani.

In questo nuovo ruolo, e in sintonia con la nuova organizzazione che il Ministro ha voluto dare al Ministero, orientata a rendere più efficace l’azione di promozione e tutela del nostro sistema agroalimentare nel mondo, lavorerò per consolidare la presenza del Made in Italy nei mercati strategici, rafforzare la collaborazione con la rete diplomatica e con ICE, contribuire con competenza alle politiche europee che incidono sulle nostre filiere e sostenere imprese e territori nei loro percorsi di internazionalizzazione.

Mi impegnerò per tutelare la sicurezza e la reputazione delle nostre produzioni, contrastare con decisione l’Italian sounding e promuovere iniziative di diplomazia economica e culturale che valorizzino l’autenticità del cibo italiano. È una grande responsabilità, che affronto con passione e senso del dovere. Ringrazio profondamente il Ministro Antonio Tajani per la fiducia e per l’opportunità di contribuire, con impegno e lealtà, a una missione così strategica per il Paese.

Adesso al lavoro. Per l’Italia, per le nostre filiere, per il futuro del Made in Italy agroalimentare.

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