Omicidio Vassallo, al via l’udienza preliminare: quattro indagati a processo
| di Luigi Martino
Si apre a Salerno il procedimento sull’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica ucciso nel 2010. Dopo quindici anni di indagini, archiviazioni e riaperture, questa mattina alla cittadella giudiziaria prenderà il via l’udienza preliminare a carico di quattro imputati.
La procura distrettuale antimafia di Salerno, rappresentata dai sostituti Elena Guarino e Mafalda Daria Cioncada, ha chiesto il rinvio a giudizio per il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, l’ex brigadiere Lazzaro Cioffi, l’imprenditore di Scafati Giuseppe Cipriano e il boss napoletano Giovanni Cafiero. Secondo l’accusa, sarebbero stati coinvolti nella fase preparatoria del delitto: sopralluoghi, pianificazione e coperture, senza che però sia mai stato individuato il killer né recuperata l’arma del delitto.
Il movente, secondo la ricostruzione investigativa, ruoterebbe intorno al traffico di droga ad Acciaroli. Vassallo, deciso a denunciare i narcos facendo nomi e cognomi ai carabinieri di Agropoli, sarebbe stato messo a tacere per impedirgli di rivelare quanto scoperto.
Oltre al concorso in omicidio, a Cagnazzo viene contestato anche il depistaggio: avrebbe infatti orientato i primi accertamenti su un piccolo spacciatore della zona, Bruno Humberto Damiani, rimasto per anni unico indagato.
Le parti civili
Grande attesa per la costituzione di parte civile. La famiglia Vassallo e lo Stato sono già stati riconosciuti dalla procura. Non è escluso che anche l’Arma dei carabinieri presenti la richiesta, insieme a numerose associazioni. Non tutte, però, potrebbero essere ammesse dal giudice.
La strategia difensiva
Sul fronte opposto, i legali – tra cui figurano gli avvocati Ilaria Criscuolo, Agostino De Caro, Giovanni Annunziata, Giuseppe Stellato, Michele Avino e Adriano Cafiero – annunciano battaglia. In particolare, la difesa di Cipriano ha preannunciato la richiesta di rinvio in attesa che la Cassazione si pronunci sul ricorso presentato contro la scarcerazione disposta dal Riesame.
Quindici anni di indagini
L’inchiesta sull’omicidio di Vassallo ha attraversato fasi complesse: dal trasferimento del fascicolo da Vallo della Lucania alla Dda di Salerno, ai continui passaggi tra gip, Riesame e Cassazione. Fondamentali le dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, ritenute attendibili per due volte dai giudici del Riesame.
Resta ancora aperto il filone dedicato al traffico di stupefacenti e quello che mira a individuare l’autore materiale dell’agguato.
«Un processo nazionale»
Alla vigilia dell’udienza, Dario Vassallo, fratello del sindaco ucciso, ha ribadito: «Non è un processo che riguarda solo Salerno. È un processo che riguarda lo Stato e le istituzioni del Paese».
Con l’apertura del dibattimento, si apre un nuovo capitolo in una vicenda che da quindici anni attende verità e giustizia.
Foto: Giuseppe Naldini




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