Ospedale di Sapri, Comitato di Lotta: «Spiragli positivi dal Consiglio Regionale. Ora si apra un Tavolo tecnico»
| di Redazione
Si respira un clima di cauto ottimismo tra i membri del Comitato di Lotta per l’Ospedale di Sapri dopo l’incontro istituzionale svoltosi ieri, 17 giugno 2025, presso il Consiglio Regionale della Campania. I segnali emersi, definiti “positivi” nel comunicato ufficiale diffuso oggi, sembrano aprire la strada a una possibile soluzione per il mantenimento del Punto Nascita, da tempo al centro della mobilitazione popolare.
Il Comitato esprime soddisfazione per l’attenzione finalmente riconosciuta alla questione e sottolinea come la mobilitazione congiunta dei cittadini, delle comunità locali e dei Sindaci – portata avanti con determinazione e continuità – stia iniziando a dare i frutti sperati. Particolare rilievo viene dato all’apertura manifestata dal Governo Nazionale a valutare una deroga ai parametri ministeriali che regolano i Punti Nascita nelle aree periferiche e insulari della Campania, tra cui rientra appunto il presidio ospedaliero di Sapri.
A testimoniare la compattezza del territorio, erano presenti all’incontro il Sindaco di Sapri Antonio Gentile, l’Assessore Gerardina Madonna, il Presidente del Comitato di Lotta Luciano De Geronimo, il componente del Comitato Francesco Granato e il Dott. Giuseppe Di Vita. “Una delegazione unita, determinata e rappresentativa, che ha ribadito con forza il diritto alla salute come bene fondamentale da tutelare e difendere con ogni mezzo istituzionale e civile”, spiegano.
Durante la riunione, i rappresentanti delle istituzioni locali e regionali hanno confermato l’impegno nel mantenere alta l’attenzione sulla vicenda e nell’adottare ogni azione utile per assicurare un servizio sanitario adeguato alle esigenze della popolazione dell’area sud della provincia di Salerno.
Nel comunicato, il Comitato di Lotta rilancia ora chiedendo al Direttore Generale dell’ASL Salerno, Dott. Gennaro Sosto, l’attivazione urgente di un Tavolo tecnico. Obiettivo: garantire un monitoraggio concreto sugli impegni assunti e assicurare che la tutela del presidio ospedaliero non resti solo una dichiarazione d’intenti.
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