Oss in Campania: «Posti in vendita a 15 mila euro». De Luca: «Concorso fermato»
| di Luigi Martino
Il concorso unico regionale per operatori socio-sanitari (Oss) in Campania, che prevedeva il reclutamento di 1.274 unità, è stato sospeso pochi giorni prima dell’avvio delle prove. Alla base della decisione, la scoperta di anomalie legate alla società incaricata di gestire i quiz, che avrebbe fatto svolgere test analoghi a ridosso delle preselezioni.
Il governatore Vincenzo De Luca ha parlato apertamente di «situazioni sospette» e della necessità di garantire la massima trasparenza: «Il concorso è stato fermato per evitare che i posti potessero essere messi in vendita fino a 15mila euro. Finché ci sarò io, certe porcherie non passeranno».
La sospensione, tuttavia, ha sollevato le proteste del sindacato Nursind, secondo cui il blocco improvviso ha penalizzato migliaia di famiglie che avevano investito tempo e denaro. «Se c’erano sospetti di corruzione – ha denunciato il segretario Biagio Tomasco – si potevano adottare misure di sicurezza immediate, senza fermare l’intero iter».
Il concorso riprenderà nei prossimi mesi, ma serviranno almeno dieci mesi di tempo per concludere la procedura. Nel frattempo, resta aperto il dibattito sulla gestione e sui controlli delle selezioni pubbliche.
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