Paestum, il giallo della morte di Taras: autopsia decisiva per chiarire il mistero
| di Luigi Martino
Resta fitto il mistero sulla morte di Taras Ivanyshyn, 27 anni, trovato senza vita nella piscina di un hotel a Laura di Capaccio Paestum. L’ultimo contatto con la famiglia risale alle 2 di notte: una telefonata alla madre, poche parole, nessun segnale di allarme. Alle 6.30, poche ore dopo, il corpo è stato rinvenuto dagli addetti alle pulizie.
La procura ha disposto l’autopsia che dovrà stabilire se il giovane, originario dell’Ucraina ma adottato da una famiglia italiana, sia morto per un malore improvviso o a seguito di un’aggressione. Sul volto della vittima sono state riscontrate lesioni sospette, mentre i due colleghi che avevano trascorso con lui la serata hanno riferito di aver bevuto insieme a bordo piscina e poi di essersi addormentati.
Gli investigatori non escludono alcuna pista: i carabinieri hanno acquisito i filmati delle telecamere e i Ris stanno effettuando rilievi nell’area. La famiglia, sconvolta, ha nominato un legale per seguire le indagini e ottenere chiarezza.
Taras lavorava nello stesso albergo, era considerato da tutti un giovane riservato e senza problemi. Resta da capire se sia caduto accidentalmente in acqua, se abbia avuto un malore o se dietro la tragedia ci sia la mano di qualcun altro. L’autopsia, prevista nei prossimi giorni, dovrà rispondere agli interrogativi e fare luce su un caso che ha gettato sgomento sull’intera comunità.
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