Si è svolto domenica 14 dicembre a Salerno il primo congresso provinciale del Partito Liberaldemocratico. Un appuntamento che segna un passaggio significativo nel percorso di radicamento territoriale del PLD, guidato a livello nazionale dall’on. Luigi Marattin, e che ha riunito iscritti, simpatizzanti e rappresentanti di altre forze politiche dell’area riformista e liberale.
Al termine dei lavori congressuali è stato eletto segretario provinciale il salernitano Antonluca Cuoco, che ha presentato e visto approvare una mozione programmatica sostenuta dai componenti della nuova direzione provinciale: Fabio Buoninconti, Attilio Bianco, Giovanni Luciano e Anna Morena Mozzillo. Il congresso ha rappresentato un momento di confronto per la comunità locale che si riconosce nei valori della libertà individuale, economica e civile e nel legame tra democrazia liberale ed economia di mercato.
Nel suo intervento, Cuoco ha ribadito l’impegno del partito «contro ogni forma di intolleranza e di antisemitismo» e a sostegno del popolo ucraino e georgiano, in un’ottica di rafforzamento di un’Europa più coesa e saldamente ancorata ai valori liberaldemocratici e atlantisti. Un richiamo esteso anche alle comunità venezuelane presenti sul territorio provinciale, indicate come esempio di resistenza civile ai regimi autoritari.
Tra le priorità indicate dalla mozione, la volontà di animare il dibattito pubblico con proposte ritenute “coraggiose”, orientate a rompere rendite di posizione e a favorire dinamiche di competizione a vantaggio del ceto medio e di chi produce reddito attraverso il lavoro. Centrale, secondo il PLD salernitano, la necessità di una riforma del fisco giudicato iniquo, di una spesa pubblica più efficiente e di un’azione concreta sul debito pubblico, ritenuto un freno per le nuove generazioni.
Ampio spazio è stato dedicato anche alle politiche per il lavoro e la formazione. La mozione sottolinea l’importanza di investire su percorsi di aggiornamento professionale per giovani e persone in difficoltà, superando modelli assistenziali considerati fallimentari e rendendo effettivo il principio dell’ascensore sociale.
Sul fronte istituzionale, il congresso ha impegnato il PLD provinciale a sostenere il SÌ al prossimo referendum sulla riforma della giustizia, aderendo al Comitato “Giustizia Sì”. Nel documento approvato viene inoltre richiamata l’attenzione sulla situazione delle carceri del territorio, segnalando il sovraffollamento e le condizioni di vita critiche per detenuti e polizia penitenziaria.
Nel corso dell’assemblea sono intervenuti anche il segretario regionale del PLD Pasquale Lauri e alcuni ospiti: Pierre De Filippo, vice segretario di Azione Salerno; Vittorio Acocella, coordinatore per le attività elettorali di Forza Italia in provincia di Salerno; Olga Robertazzi, presidente di Più Europa Salerno. Apprezzato anche l’intervento di Pierpaolo Cavallo, iscritto al PLD, medico e docente universitario.
La mozione approvata ribadisce una visione pienamente europea e atlantista, fondata sulla libera cooperazione tra le persone e sulla tutela delle libertà fondamentali previste dai trattati europei – dalla circolazione di capitali, merci, servizi e persone – con attenzione alla legalità, alla sicurezza e alla responsabilità individuale.
Secondo il Partito Liberaldemocratico, la provincia di Salerno può diventare un laboratorio di modernizzazione, libertà e merito, a condizione che le istanze del territorio vengano interpretate e tradotte in proposte concrete, superando logiche definite “neofeudali”.


