Uccide giovane e violenta fidanzata: 31enne incastrato da analisi dello sperma

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Uccide giovane e violenta fidanzata: 31enne incastrato da analisi dello sperma

E’ un cittadino romeno l’uomo che ha ridotto in fin di vita con un brutale pestaggio Natalino Migliaro (in basso nella foto), il 30enne salernitano deceduto dopo due mesi di agonia il 12 dicembre scorso a causa delle lesioni riportate. Migliaro era in auto con la fidanzata sul ciglio della litoranea di Battipaglia, in località Lago, quando è stato aggredito il 4 ottobre 2014. Il romeno è stato identificato da indagini dei carabinieri, legate a una operazione antiprostituzione che lo scorso 15 aprile ha portato anche a 15 misure cautelari per due organizzazioni di albanesi, romeni e italiani, ed è in stato di fermo dopo che il pm Katia Cardillo ha firmato il decreto relativo. 

I dettagli del caso

Nel tardo pomeriggio di ieri i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Salerno e del Ros, hanno localizzato e arrestato ad Eboli, Ionut Alexa, un 31enne cittadino romeno indiziato per l’omicidio di Natalino Migliaro, il ragazzo di 30 anni che è stato pestato a sangue mentre era in auto appartato con la propria ragazza lungo la litoranea di Battipaglia in località Lago ed è morto il 12 dicembre scorso in ospedale dopo due mesi di agonia. L’unico indagato per la morte di Migliaro è stato acciuffato grazie a delle indagini condotte per smantellare una organizzazione che si occupava della prostituzione lungo la litoranea. La fidanzata della vittima ha riferito ai carabinieri di essere stata violentata in quella occasione. 

Le indagini hanno permesso di scoprire due gruppi criminali che operavano nella fascia costiera tra Eboli e Battipaglia. Il primo era composto da cittadini rumeni mentre l’altro da albanesi. Il 15 e il 21 aprile di quest’anno i carabinieri hanno notificato 17 provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di altrettanti indagati. Sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al reclutamento, allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione, lesioni personali aggravate, tentato sequestro di persona, maltrattamenti contro i familiari e conviventi e, infine, tentata estorsione aggravata. 

I carabinieri della Scientifica hanno poi prelevato del liquido biologico da ognuno delle persone fermate. Dopo la morte di Natalino Migliaro, i ris erano giunti sulla scena del pestaggio e anche in quella occasione aveva recuperato del liquido biologico che non apparteneva alla vittima. Dopo incroci di dati, i ris di Roma, hanno scoperto che quel liquido apparteneva a Ionut Alexa. Per questo è stato fermato e chiuso in cella nel carcere di Fuorni a Salerno. 

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