Piano ospedaliero penalizza Sapri, Cittadinanzattiva protesta: «No a depotenziamento, pronti alla mobilitazione»

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Piano ospedaliero penalizza Sapri, Cittadinanzattiva protesta: «No a depotenziamento, pronti alla mobilitazione»

Il piano di riordino ospedaliero penalizzerebbe la sanità del golfo di Policastro. Condizionale d’obbligo perché c’è chi è già pronto alla mobilitazione qualora tutto dovesse essere confermato. Cittadinanzattiva fa sapere infatti di impegnarsi a qualsiasi forma ti protesta per garantire i servizi sanitari al territorio del basso Cilento. A quanto pare, ad essere penalizzata, sarebbe l’offerta totale dei posti letto, sei di meno in chirurgia. 

«A seguito di una attenta lettura della documentazione pubblicata dalla Regione Campania in merito al piano di riordino ospedaliero emergenza/urgenza, nonostante i positivi riscontri in merito alla riconferma della terapia intensiva, del riconoscimento dello spoke di pediatria e eper l’ictus  e all’aumento di posti in cardiologia, ortopedia, pediatria, lungodegenza e unità coronarica, dobbiamo purtroppo registrare il declassamento dell’utic da unità complessa ad unità operativa semplice  – spiega l’associazione – Inoltre apprendiamo con un pò di rammarico che le nostre richieste in merito alla Nefrologia/Dialisi e alla disponibilità di posti letto per la gastroenterologia, oculistica e urologia, sono state disattese nonostante i colloqui con il commissario goverantivo Polimeni». Dunque, sebbene ci siano in parte dei riscontri positivi, si registra anche una riduzione di posti letto e un declassamento della struttura a ospedale territoriale sede di pronto soccorso. Ma quali potrebbero essere le conseguenze di questo ridimensionamento è ciò che Cittadinanzattiva sta approfondendo. 

L’offerta totale di posti letto è passata da 120 a 114 (6 posti in meno in chirurgia) ponendo l’intera struttura in un percorso probabile di difficoltà per il mantenimento dei livelli standard di sicurezza ed efficienza nel prossimo futuro. E’ quello che spiega Cittadinanzattiva, che poi aggiunge: «Ciò che ci lascia più sgomenti è che l’offerta di servizi sanitari a nord del Golfo di Policastro risulta potenziata a dismisura, fatto che ci fa pensare che le scelte operate all’interno del piano siano giudate più da logiche politiche che da reali esigenze sanitarie dei territori. Il nostro impegno continuerà con maggiore vigore. Stiamo già organizzando incontri presso l’Agenas che ha il compito di approvare il piano prima dell’invio definitivo al Ministero».

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