Il basso Cilento e il Vallo di Diano custodiscono musei spesso poco conosciuti, ma ricchi di storia, tradizioni e cultura locale. Queste realtà raccontano le radici delle comunità e le vite di chi ha plasmato il territorio, offrendo un percorso tra archeologia, etnografia e arte sacra. Ne riportiamo alcuni.
A Morigerati, il Museo Etnografico della Cultura Contadina, fondato nel 1976 e intitolato a Clorinda e Modestina Florenzano, conserva strumenti di lavoro e oggetti di vita quotidiana, accompagnati dai racconti della custode Elfriede. A Palinuro, l’Antiquarium ospita reperti archeologici preistorici scoperti dal 1950, mentre a Montesano sulla Marcellana, il MuMont racconta la storia locale attraverso oggetti d’epoca e mostre tematiche. Piccoli musei come quelli di Alfano e San Mauro Cilento offrono uno sguardo sulla civiltà contadina e le tradizioni religiose, così come il Museo Logos di Vibonati, con la sua mostra presepiale di 27 stanze.
A Santa Maria di Castellabate, il Museo del Paesaggio e della Natura propone un’esperienza immersiva sugli habitat del Parco Nazionale del Cilento, mentre a Camerota, il Museo degli Infreschi racconta flora, fauna e tradizioni marinare locali. A Pioppi, il Museo Vivo del Mare e il Museo della Dieta Mediterranea illustrano la vita e le specie marine del Cilento.
Nel Cilento interno, il Museo dedicato a Giambattista Vico a Vatolla conserva manoscritti e oltre 30.000 volumi, mentre il Museo Eleousa di San Mauro Cilento raccoglie documenti storici e reperti archeologici. A Vallo della Lucania, il Museo Diocesano custodisce arte sacra, e a Moio della Civitella il Museo della Civiltà Contadina Giuseppe Stifano esplora le tradizioni popolari.
Tra i musei più particolari, il Museo del giocattolo povero di Massicelle, il Museo Antonella Fiammenghi di Roccagloriosa e il Museo del cognome di Padula offrono percorsi unici su storia, cultura e genealogia. A Padula, da non perdere il Museo Civico Multimediale e il Museo Archeologico Provinciale della Lucania Occidentale, che raccontano la storia antica del Vallo di Diano, dai ritrovamenti greci a quelli romani, lungo sedici secoli di civiltà.
Ad Ascea da non perdere il Parco archeologico di Velia, antica città greca e patria della scuola filosofica di Parmenide e Zenone. A Bosco di San Giovanni a Piro il Museo Ortega celebra l’arte e il pensiero dello scultore e pittore spagnolo José García Ortega. A Roccagloriosa, gli Ori di Roccagloriosa nel Museo Antonella Fiammenghi.
Infine, a Vallo della Lucania, il Museo Diocesano d’arte sacra custodisce dipinti e sculture provenienti dall’intera diocesi.




