Pippo Baudo e il ricordo che lo lega alla provincia di Salerno: quell’indimenticabile estate del ’76 a Eboli

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Pippo Baudo e il ricordo che lo lega alla provincia di Salerno: quell’indimenticabile estate del ’76 a Eboli

La notizia della morte di Pippo Baudo, avvenuta ieri a 89 anni, ha scosso l’Italia intera. Un gigante della televisione, simbolo del varietà e della cultura popolare del nostro Paese, se ne va lasciando dietro di sé un patrimonio di emozioni, spettacolo e memoria collettiva. Nel cordoglio generale, la provincia di Salerno conserva un ricordo speciale, legato a una delle sue estati più indimenticabili.

Era il 15 agosto del 1976 quando piazza della Repubblica, a Eboli, si trasformò in un palcoscenico a cielo aperto. L’occasione era l’“Agosto Ebolitano”, manifestazione fortemente voluta da don Donato Paesano, allora presidente della Pro Loco Eburina. In quella notte d’estate, la città accolse un mattatore d’eccezione: Pippo Baudo.

Con il suo carisma, l’eleganza e la capacità di parlare a tutti, il conduttore riuscì a rendere la piazza un vero teatro popolare. Accanto a lui, sul palco, i Dik Dik, band simbolo degli anni Sessanta, che con i loro brani riuscirono a riunire generazioni diverse in un’unica grande emozione collettiva. Quella serata rimase impressa nella memoria di chi c’era, diventando un episodio che ancora oggi gli ebolitani ricordano come uno dei momenti più alti della vita culturale cittadina.

Baudo non fu solo il volto di Sanremo, dei grandi varietà Rai o l’interprete di un’Italia televisiva che non c’è più. Ebbe la capacità di entrare nelle comunità, anche lontane dai grandi centri, e di renderle protagoniste di un linguaggio popolare che univa intrattenimento e cultura. A Eboli, quasi cinquant’anni fa, diede prova di quella vicinanza autentica, di quel senso di familiarità che lo avrebbe reso un volto rassicurante per milioni di spettatori.

La sua scomparsa segna la fine di un’epoca. Ma nel Salernitano, accanto alle tante immagini televisive, resta viva soprattutto quella notte d’agosto del 1976: una piazza gremita, le canzoni dei Dik Dik, il sorriso e la voce di Pippo Baudo, capace di trasformare un evento locale in uno spettacolo nazionale.

Un ricordo che oggi, nel giorno del dolore, diventa un pezzo di memoria collettiva.

Foto di ‘Eboli nella storia’

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