Nel cuore del Cilento, tra il profumo del legno lavorato e il suono costante delle onde, sopravvive una tradizione antica che racconta l’anima più autentica del Mediterraneo. A custodirla è Giovanni Cammarano, classe 1968, maestro d’ascia di Pisciotta Marina, che da trent’anni dà forma ai sogni di chi ama il mare costruendo e restaurando imbarcazioni in legno.
Dal suo laboratorio, affacciato sulla costa salernitana, sono nate barche che uniscono la solidità dell’artigianato alla grazia della vela latina, simbolo di una marineria che resiste al tempo. Dal 1995 Cammarano è un punto di riferimento nel panorama della cantieristica tradizionale, specializzato nella realizzazione di imbarcazioni in legno da 4 a 30 metri, frutto di un sapere tramandato di generazione in generazione.
«La mia prima barca l’ho costruita nel 1986, avevo sedici anni. Era lunga cinque metri, fatta interamente a mano, senza usare corrente elettrica. Per anni è servita per la pesca con la lampara», racconta con orgoglio.
Quel gesto – costruire una barca da solo, partendo da zero – è diventato il punto di partenza di una vita dedicata al mare. «Ho imparato dai vecchi maestri pisciottani, che negli anni ’30 già costruivano barche con le stesse tecniche di oggi. Qui, a Pisciotta, la tradizione non è mai andata perduta».
Negli ultimi quindici anni, Cammarano ha restaurato gran parte della flotta a vela latina campana, ricevendo numerosi riconoscimenti per i suoi lavori e diventando tecnico educatore UISP per le arti marinaresche. I suoi gozzi tradizionali hanno solcato i mari italiani e stranieri, partecipando alle principali regate dedicate alla vela latina, ambasciatori di una cultura che unisce arte, mare e identità.

Il maestro d’ascia, figura riconosciuta dal Codice della Navigazione insieme a quella degli ingegneri navali, è oggi più che mai custode di un patrimonio immateriale. La sua licenza consente di progettare e costruire barche fino a 150 tonnellate di stazza, seguendo metodologie antiche come il “mezzogarbo”, tecnica che permette di modellare la barca partendo da una mezza sezione dell’ordinata, l’ossatura che ne determina la forma e la stabilità.
Oltre al lavoro in cantiere, Cammarano dedica tempo alla formazione dei giovani marinai e appassionati, collaborando con la Lega Navale di Salerno e con circoli locali per corsi di vela latina e costruzioni tradizionali.
La sua storia è quella di un uomo che ha saputo trasformare un mestiere antico in una missione culturale: difendere l’identità marinara del Cilento e tramandarla alle nuove generazioni, perché tra le venature del legno e il respiro del mare continui a vivere l’anima dei maestri d’ascia di un tempo.

Foto pubblicate dal sito web maestrodartemestiere.it


