Pisciotta, successo per il Concerto di Capodanno dell’associazione musicale “C.Buonomo”

Serata fredda, ma cuori caldi per il concerto di Capodanno della neonata associazione musicale del comune di Pisciotta. In occasione del primo gennaio, presso l’edificio scolastico A. Pinto, strumentisti di varie generazioni si sono riuniti per salutare il nuovo anno e lo hanno fatto a modo loro ovviamente, suonando ed emozionando la gente che, nonostante il freddo e lo spazio angusto (a causa del palco montato per la commedia teatrale della quale parliamo a parte) si è accinta copiosa ad ascoltare le opere musicali.

Da “Holy night” all’Inno di Mameli, repertorio vasto e piacevole. Il concerto è iniziato alle 20:30, quando il maestro Giandomenico Mautone è entrato in scena presentando il programma e augurando buon anno a tutti. Il repertorio è stato molto vario: primo pezzo Holy Night di A. Adam che ha subito scaldato i presenti in un crescendo maestoso. Si è proseguito poi con l’Habanera di Bizet, in cui la tromba solista Salvatore Fiorillo ha dato il meglio di se accompagnato ottimamente dal resto dell’orchestra. Terzo pezzo è stato la Cavalleria Rusticana di Mascagni mentre grande approvazione, giudicando dagli applausi, ha avuto l’Aria di Figaro (Barbiere di Siviglia). Simpatico e ben eseguito è stato il tributo al maestro Ennio Morricone, Love Theme (Nuovo Cinema Paradiso).

Il concerto si è poi concluso con l’immancabile Medley natalizio, comprendente pezzi come Jingle Bells, Tu scendi dalle stelle e la spettacolare Happy Christmas e con l’Inno nazionale di Mameli, durante il quale la gente si è alzata con la mano sul cuore, palesando la grande soddisfazione nell’aver assistito a questo concerto. Per ringraziare le persone presenti, l’orchestra ha rieseguito la Cavalleria Rusticana e poi intonato un fuori programma, con il Nessun Dorma, in cui le trombe finali fanno ancora ora accapponare la pelle al solo pensiero. Emozioni e buona musica in quel di Pisciotta quindi, dove, dopo vari anni, finalmente sembra esserci l’intenzione di formare un gruppo unito, anche in memoria della grande tradizione musicale che il paese ha sempre avuto e delle grandi eccellenze del genere, tutt’ora presenti nella comunità.