“Non bisogna fare allarmismi”

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“Non bisogna fare allarmismi”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 6 gennaiio scorso, da questo giornale, è stato pubblicato l’articolo riguardante le condizioni della pista ciclabile di Ascea Marina. A tal riguardo è stato ascoltato Mario Rizzo sindaco di Ascea. Gli si è chiesto cosa intende fare l’amministrazione comunale e si sono richieste delucidazioni in merito al posteggio delle autovetture, le quali spesse volte occupano la pista ciclabile, rendendola oltremodo pericolosa. 

D. In merito alle condizioni della pista ciclabile di Ascea Marina, il comune ha intenzione di prendere provvedimenti?

R. Il comune prende provvedimenti per questo e per altri problemi, quindi prenderemo i provvedimenti che avevamo già in mente di prendere. Quando prenderemo i provvedimenti a riguardo avrà la visione di quella e di una serie di problemi. Non è che un’amministrazione per muoversi deve aspettare le sollecitazioni dei cittadini o le inchieste dei giornalisti. Noi dobbiamo avere la possibilità di risolverli i problemi. Il disappunto che manifesta il cittadino e che manifesta la stampa è lo stesso che manifestiamo anche noi come amministratori. I problemi li conosciamo, poi si devono risolvere, altrimenti diventa soltanto un lamento continuo. Così per la costa, l’erosione costiera, per Velia. Noi lavoriamo dalla mattina alla sera. Cerchiamo di risolvere i problemi con gli strumenti che abbiamo in mano, lavoriamo e cerchiamo di risolverli indipendentemente dalle sollecitazioni. La pista ciclabile ha problemi che non sono solo quelli che ha evidenziato lei ma ci sono problemi che noi stiamo cercando di risolvere cosi come sta cercando di risolverli l’ASL, il Cilento, l’Italia, Ascea, Camerota. Ogni paese ha problemi. Le amministrazioni conoscono i problemi, ci vivono. Affrontarli e risolverli è un altro discorso.

D. Però su quella pista ciclabile si parcheggia anche in modo abbastanza imprudente, sotto l’occhio dei vigili urbani.

R. Per come l’ha messa lei sarebbe meritevole di una denuncia, o per omissione di denuncia nei confronti dei vigili urbani o da parte dei vigili per diffamazione. Lei sta dicendo una cosa, anche nell’articolo, molto grave di cui si assume le responsabilità. Non è che uno vede la macchina parcheggiata in divieto di sosta e dice che non ha la multa, ce ne saranno altre 50 in tutto il territorio. Per il ridotto numero di vigili essi non possono essere onnipresenti.

D. Certo, però le sto dicendo che ho visto i vigili urbani non multare le auto parcheggiate sulla pista ciclabile.

R. È da denuncia di omissione da parte sua. Se ne assume la responsabilità lei, non io. Non è che lei dice come mai i vigili non multano le macchine in divieto di sosta, lei deve essere nella condizione di dimostrare le cose che ha visto. Se uno sta a guardare una macchina parcheggiata senza multa, è come evidenziare una mancanza di manutenzione, che l’erba non è tagliata. È inutile dire che Salerno è una delle città più pulite, perché se si va a filmare o fotografare sulla litoranea, lì troviamo un mucchio di rifiuti. Di certo non è quella la vera Salerno. Se uno vuole andare alla ricerca delle cose che non funzionano e fare allarmismo è facile. Li conosciamo anche noi i problemi, ma noi dobbiamo risolverli, non ad andare ad individuare quali problemi ci sono, perché i problemi esistono, basta che si giri l’angolo.

D. Però il compito di un giornale è anche quello di mettere in risalto i problemi, per informare i cittadini.

R. Si, però senza fare allarmismi. Se un giornalista si alza la mattina e con una telecamera gira per trovare le cose che non funzionano non ce la fa a pubblicare le cose, per quante ne trova. Quindi noi che siamo stati delegati a gestire un’amministrazione e quello facciamo, indipendentemente dalle sollecitazioni, lavoriamo dalla mattina alla sera.

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