Pontecagnano, 160 gatti in condizioni critiche: LNDC Animal Protection chiede intervento urgente
| di Redazione
«A Pontecagnano una donna deteneva circa 160 gatti in condizioni igienico-sanitarie precarie. Nei giorni scorsi la donna è stata sottoposta a TSO e i gatti inizialmente sequestrati e trasferiti presso un immobile di proprietà dell’anziano padre della donna, ma il sequestro non è stato convalidato ed è stata quindi disposta la restituzione dei mici alla donna. A oggi, l’assistenza quotidiana è garantita solo dai volontari LNDC delle sezioni di Salerno e Cava de’ Tirreni, che si stanno occupando delle pulizie e della fornitura di cibo.»
A raccondare la vicenda è LNDC Animal Protection che definisce questa situazione «vergognosa» e chiede al Sindaco di Pontecagnano di emanare con urgenza un’ordinanza che vieti alla proprietaria e ai suoi conviventi di detenere più di 15 gatti, soglia massima che potrebbe consentire una gestione responsabile. Contestualmente, l’associazione chiede al Servizio Veterinario dell’ASL di Salerno di avviare immediatamente un programma di sterilizzazione per tutti gli esemplari non sterilizzati, così da interrompere la spirale di riproduzioni incontrollate che ha già portato a una situazione insostenibile.
«Da quanto risulta – raccontano ancora – il magistrato non avrebbe convalidato il sequestro e il pubblico ministero avrebbe disposto la restituzione degli animali ritenendo non sussistere i presupposti per il sequestro preventivo, considerate le condizioni della proprietaria ricoverata presso idonea struttura. Una decisione che dimostra una mancata comprensione della complessità della situazione.»
«Gestire 160 gatti in un appartamento, oltre che rappresentare un maltrattamento nei confronti degli animali costretti a vivere in condizioni di sovraffollamento rispetto allo spazio a disposizione, sarebbe impossibile anche per una persona non fragile, figuriamoci per chi ha già dei problemi come la signora in questione o chi è anziano come il padre – commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection – Non è accettabile che un caso noto da anni sia stato lasciato degenerare fino a coinvolgere oltre 160 animali, con conseguenze drammatiche sia per loro sia per le persone che li accudiscono – conclude Rosati. – Chiediamo provvedimenti chiari e immediati, perché non basta trasferire i gatti da un immobile all’altro: serve un piano strutturale di gestione e prevenzione».
LNDC Animal Protection ribadisce la disponibilità a collaborare per garantire agli animali condizioni di vita dignitose e, dove possibile, trovare nuove famiglie affidatarie. Ma dicono «spetta alle istituzioni fare la propria parte, assumendosi finalmente le responsabilità che la legge attribuisce loro in materia di tutela del benessere animale e della salute pubblica.»
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