Il mondo degli integratori continua a muoversi a ritmo sostenuto, e tra i protagonisti più vivaci del settore spiccano i probiotici. La spinta arriva da una crescente attenzione verso il benessere intestinale, ma anche dall’interesse per i loro potenziali effetti su equilibrio emotivo, salute della pelle e performance sportive.
Secondo un’elaborazione di Integratori & Salute su dati New Line, nel 2024 i prodotti a base di probiotici venduti in farmacia hanno generato quasi 493 milioni di euro, con un incremento del 6,6% rispetto all’anno precedente: un ritmo di crescita che conferma la solidità del comparto.
Microbiota, un ecosistema che influenza l’intero organismo
La ricerca scientifica sta ampliando in modo significativo la comprensione del microbiota, l’insieme dei microrganismi che popolano l’intestino.
«Oggi è chiaro che non si tratta di un semplice “ospite”, ma di un vero regolatore del nostro equilibrio fisiologico», spiega Andrea Poli, presidente della Nutrition Foundation of Italy. Quando questo sistema si altera – condizione nota come disbiosi – possono comparire disturbi gastrointestinali, alterazioni infiammatorie e perfino variazioni dell’umore.
I probiotici, microrganismi vivi presenti in alimenti fermentati come yogurt o kefir ma anche in integratori specifici, vengono utilizzati proprio per sostenere l’equilibrio di questo ecosistema. I ceppi più studiati appartengono ai generi Lactobacillus e Bifidobacterium.
Il legame intestino–pelle: una frontiera in espansione
Uno dei filoni emergenti riguarda l’asse che collega intestino e pelle. Le evidenze scientifiche più recenti – alcune ancora in fase di valutazione da parte dell’Efsa – suggeriscono che una disbiosi intestinale possa essere correlata anche a condizioni cutanee come dermatite atopica, psoriasi o acne.
Secondo Poli, un uso mirato dei probiotici potrebbe contribuire a migliorare la funzione di barriera dell’intestino e, di conseguenza, quella della pelle, con un potenziale effetto modulante su infiammazione e stress ossidativo.
Sport e microbiota: interesse crescente tra gli atleti
Il mondo dello sport sta guardando con attenzione al ruolo dei probiotici, soprattutto nelle discipline di endurance come corsa, ciclismo e triathlon. Gli sforzi prolungati possono infatti modificare la flora intestinale, facilitando la comparsa di una “disbiosi indotta dall’attività sportiva”, spesso associata a disturbi gastrointestinali.
«Le ricerche più recenti indicano che la supplementazione con probiotici, se prescritta da un medico o da un nutrizionista, può aiutare a prevenire questi squilibri e a sostenere la normale funzionalità immunitaria», osserva Poli. Un ambito “promettente ma ancora in evoluzione”, che richiede ulteriori conferme e studi di lungo periodo.
Un segmento dinamico e in continua evoluzione
Il mercato, trainato da consumatori sempre più attenti al benessere integrato tra intestino, mente e corpo, continua quindi a crescere insieme all’interesse della comunità scientifica. La sfida, ora, è tradurre le evidenze emergenti in raccomandazioni chiare, sicure e personalizzate, in un settore dove i margini di sviluppo sono ancora ampi.


