5 Dicembre 2025

Rissa davanti al cinema: un 16enne sarà processato, messa alla prova per altri due

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Rissa davanti al cinema: un 16enne sarà processato, messa alla prova per altri due

Una lite degenerata in calci, schiaffi e persino nell’uso di un tirapugni. È quanto emerso dall’inchiesta della Procura per i Minorenni di Salerno sull’episodio avvenuto il 29 novembre 2024 nei pressi della chiesa della Madonna di Fatima. Nei giorni scorsi il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Salerno ha definito le prime misure: per un sedicenne di Angri è stato disposto il rinvio a giudizio, con il processo che prenderà il via ad aprile, mentre per altri due giovanissimi è stata concessa la messa alla prova.

I due minorenni – un ragazzo marocchino di 16 anni e un quindicenne siriano – affronteranno un percorso rieducativo che sarà esaminato dal Tribunale nel febbraio prossimo. Se l’esito sarà positivo, il reato verrà estinto e il procedimento sospeso. Diversa la posizione del maggiorenne coinvolto, estraneo all’istituto scolastico, il cui fascicolo seguirà il percorso dell’autorità giudiziaria ordinaria. Per tutti l’accusa è di rissa, con due studenti che riportarono lesioni giudicate guaribili in sette giorni.

Il quindicenne siriano deve rispondere anche della detenzione e dell’uso di un tirapugni in ferro cromato, con cui avrebbe colpito tre coetanei. Secondo gli atti preliminari, i protagonisti dell’episodio sono tre studenti dell’istituto nautico “Giovanni XXIII”. Stando alle prime ricostruzioni, il giovane siriano avrebbe reagito a delle provocazioni, coinvolgendo poi il fratello maggiore.

La mattina dello scontro

Il gruppo di studenti dell’istituto nautico e della sede centrale di Torrione Alto si stava recando al cinema Fatima per un cineforum programmato. La rissa esplose poco prima delle 9, davanti all’ingresso della sala, quando ancora non erano presenti i docenti. Nel tentativo di separarli, anche alcuni compagni finirono per essere colpiti.

Sul posto intervennero due ambulanze del 118, che soccorsero i ragazzi feriti per le contusioni al volto. Tutti furono dimessi in giornata. Le indagini furono affidate alla polizia, che raccolse le denunce dei giovani e dei loro familiari. Durante un interrogatorio richiesto dalla procura, il sedicenne di Angri sostenne di essersi intromesso solo per placare gli animi, venendo però colpito con violenza.

Il movente della rissa non è mai stato chiarito del tutto; gli investigatori ipotizzano motivi banali, come spesso accade tra ragazzi molto giovani.

L’inchiesta

Gli investigatori hanno ricostruito la dinamica grazie alle testimonianze degli studenti e alle immagini delle telecamere presenti nella zona. Decisivi, in particolare, i filmati dell’impianto di videosorveglianza di alcune attività commerciali vicine, che hanno permesso l’identificazione dei protagonisti.

La scuola, in una nota, chiarì che lo scontro avvenne prima del raduno degli allievi e quindi al di fuori dell’orario di controllo. Precisò inoltre che la scintilla sarebbe stata innescata dal maggiorenne estraneo all’istituto, poi seguito dai minorenni.

Ora l’intera vicenda approderà in aula. Per il sedicenne dell’Agro nocerino sarnese è stato fissato il processo, mentre per gli altri due l’iter giudiziario resta sospeso in attesa dell’esito della messa alla prova.

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