“Rosso & Nero”, il libro dell’avvocato cilentano Riccardo Ruocco sarà presentato a Vallo della Lucania 

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“Rosso & Nero”, il libro dell’avvocato cilentano Riccardo Ruocco sarà presentato a Vallo della Lucania 

Il libro “Rosso & Nero”, scritto dall’avvocato cilentano Riccardo Ruocco, sarà presentato sabato 18 febbraio, alle ore 16.15, presso l’aula consiliare “Nicola Rinaldi” di Vallo della Lucania. Il 49enne professionista salernitano ha scelto la città natia per presentare la sua prima opera letteraria.  

Il ricavato del libro – che ha visto il coinvolgimento di circa 150 cittadini vallesi, diventati dei veri e propri personaggi protagonisti nel volume – sarà devoluto interamente alla “Vacanza del Sorriso”, l’iniziativa dell’associazione cilentana Cilentoverdeblu che permette di ospitare nel Cilento bambini e ragazzi oncoematologici, con le rispettive famiglie, per una vacanza gratuita. 

La presentazione del libro sarà accompagnata dalla musica dell’artista cilentano Angelo Loia e vedrà la lettura di alcuni passi a cura di Antonino Nese, Diana Nese e Luigi Feo.  

“Invito tutti, vallesi e non, all’evento di presentazione per condividere il mio viaggio in una dimensione straordinaria per la quale occorrerà unicamente chiudere gli occhi ed affidarsi alle emozioni, alla magia ed ai sogni” evidenzia l’autore Riccardo Ruocco.  

LA TRAMA 

Tutto ha inizio dall’incontro tra Riccardo, avvocato da poco trasferitosi con la famiglia a Vallo della Lucania, suo paese d’origine che aveva lasciato molti anni prima, e una figura immersa nell’oscurità, tanto da non essere riconoscibile. 

Il dialogo tra i due sarà l’occasione per rivivere il fulgido passato di una cittadina del Cilento, impegnata nella ricostruzione sociale e culturale del dopoguerra, oltre che un modo per riflettere sull’attuale situazione storica. 

Quegli anni di grande difficoltà si erano trasformati in una formidabile occasione di innovazione, estro, fantasia, istruzione. Luoghi semplici, come il salone “Rosso e Nero” di Mario, ex marinaio della prestigiosa Amerigo Vespucci, erano diventati laboratori di crescita e di solidarietà, animati dalla convinzione che nessuno dovesse rimanere indietro e dove tutti, poveri e ricchi, colti e autodidatti, professionisti e operai, uomini e donne, erano chiamati a diventare gli “artigiani del futuro”. 

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