San Giovanni a Piro, la minoranza chiede chiarimenti su scarichi fognari e depuratore
| di Redazione
Il gruppo consiliare di minoranza “Liberi di scegliere” ha protocollato un’interrogazione a risposta scritta e orale per chiedere chiarimenti urgenti e puntuali sull’attuale situazione degli scarichi fognari nella frazione costiera di Scario e sulla mancata realizzazione dell’impianto di depurazione, da anni annunciato ma mai concretamente avviato.
La richiesta nasce a seguito degli esiti dei controlli congiunti recentemente effettuati dal Comando Carabinieri Forestali di Sapri e dal Nucleo Subacquei di Napoli. Le analisi hanno evidenziato la presenza in mare di elevate quantità di materiale fecale solido, attribuibile presumibilmente alla condotta sottomarina presente nelle acque antistanti il centro abitato. È stato inoltre accertato come l’intero territorio comunale, e in particolare la località di Scario, risultino ancora privi di un impianto di depurazione funzionante, condizione che ha portato all’emissione di due sanzioni amministrative – per un totale di 50.000 euro – notificate sia al gestore del servizio idrico integrato, Consac, sia al Comune di San Giovanni a Piro, in quanto soggetto corresponsabile. Le contestazioni riguardano la presunta assenza dell’autorizzazione allo scarico delle acque reflue e il presunto superamento dei limiti previsti dalla normativa ambientale vigente.
«È inaccettabile – denunciano i consiglieri del gruppo ‘Liberi di scegliere’ – che dopo oltre dieci anni di promesse, il nostro Comune sia ancora privo di un impianto di depurazione funzionante. Questa situazione, oggi divenuta emergenza ambientale e sanitaria, è il frutto di anni di immobilismo e scarsa progettualità sul tema Depuratore.” “Non possiamo più tollerare che la comunità venga tenuta all’oscuro su questioni che riguardano direttamente la salute pubblica, la qualità delle acque marine e l’immagine turistica del nostro territorio. Il silenzio dell’Amministrazione su questo tema è stato assordante.»
Alla luce di queste gravi criticità, il gruppo “Liberi di scegliere” ha formalmente chiesto all’Amministrazione comunale: A che punto sia il progetto relativo alla realizzazione dell’impianto di depurazione a servizio della frazione di Scario: quali fasi siano già state avviate, con quale cronoprogramma e con quali risorse finanziarie. Se il Comune è in possesso dell’autorizzazione allo scarico e se questa eventuale mancanza abbia contribuito alla sanzione. Perché i risultati delle analisi effettuate mesi fa siano stati resi noti solo di recente e se, nel frattempo, siano state adottate misure temporanee per mitigare i rischi ambientali e sanitari. Se l’Amministrazione dispone delle analisi di cui trattasi ed eventuali altri esami negativi; Quali azioni intenda intraprendere nei confronti del gestore Consac, anche in termini di eventuale responsabilità per le violazioni accertate. In che modo il Comune intenda informare e coinvolgere la cittadinanza, considerate le preoccupazioni espresse da residenti e operatori turistici ed economici della zona.
«I cittadini meritano risposte chiare e trasparenti. La situazione ambientale e sanitaria che interessa Scario non può essere sottovalutata. Chiediamo che l’Amministrazione comunale assuma un ruolo attivo e responsabile, promuovendo la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, con azioni concrete e non più rinviabili», ribadiscono i consiglieri del gruppo. Il gruppo auspica che, attraverso questa iniziativa, possa finalmente avviarsi un percorso di vera collaborazione istituzionale, fondato su trasparenza, responsabilità e rispetto per il territorio e i suoi cittadini.
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