Sanità nel golfo di Policastro: saut senza medico a Casaletto Spartano. Squillante: «Pochi interventi»

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Sanità nel golfo di Policastro: saut senza medico a Casaletto Spartano. Squillante: «Pochi interventi»

I cinquecento pazienti in regime di assistenza domiciliare e il Saut di Casaletto Spartano sono stati gli argomenti principali dell’incontro che si è svolto venerdì pomeriggio a Nocera Inferiore tra Cittadinanzattiva di Sapri e il direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante. In un’ora di riunione, in cui era presente una delegazione dell’esecutivo dell’assemblea territoriale di Sapri, composta da Salvatore Avagliano, Marisa Coppola, Vincenzo Lovisi, Mario Fortunato, sono state affrontate le principali questioni della sanità del Golfo di Policastro, sia a livello ospedaliero che di distretto sanitario.

Al primo posto i disagi dei circa 500 pazienti in regime di assistenza domiciliare, «che non garantisce cure adeguate e il necessario supporto alle famiglie degli ammalati», spiega Cittadinanzattiva. Questione evidenziata anche dai dati dei sondaggi effettuati dalle reti che operano nel campo sanitario e che hanno espresso un’insoddisfazione del 57 per cento degli intervistati. Numeri che hanno sorpreso Squillante e che «riconoscendo la gravità del problema ha assicurato la continuità del servizio per tutto l’anno e le cure previste dal protocollo sanitario». Altro punto nodale della discussione ha riguardato la rete dell’emergenza, che, negli ultimi tempi, oltre ad interessare le cronache dell’informazione, ha creato apprensione tra le popolazioni periferiche del golfo di Policastro e dell’entroterra. In particolare la sede di Saut di Casaletto Spartano ha dovuto registrare la soppressione del medico, prevedendo a bordo dell’ambulanza solo l’infermiere. Squillante ha spiegato che «la soppressione del medico è stata adottata perché negli ultimi cinque mesi erano stati effettuati solo 14 interventi notturni, di cui 5 di una certa gravità» e ha precisato, inoltre, che «almeno per il momento, non è possibile ripristinare tale servizio per mancanza di personale».

 L’ultimo argomento ha affrontato questioni relative  all’ospedale “Immacolata” e al “San Luca” e in particolare la sonda transrettale dell’ambulatorio del reparto di Chirurgia di Sapri, la strumentazione nel reparto Urologia di Vallo della Lucania e una migliore sistemazione della Gastroenterologia del nosocomio saprese. Per queste problematiche, Squillante ha demandato le responsabilità alle dirigenze locali, dunque ai direttore sanitari, che «hanno le risorse finanziarie e le competenze per decidere e risolvere le questioni». «Pur non trovandoci d’accordo su alcune risposte fornite dalla direzione generale (soprattutto in merito alla Rete dell’Emergenza che, indipendentemente dai bilanci e dai numeri degli interventi, deve garantire parità di assistenza in ogni luogo e a tutti i cittadini, come previsto dalla Carta Europea dei Diritti del Malato e dal Patto Salute Stato-Regioni), – spiega Cittadinanzattiva – i rappresentanti ringraziano il dott. Squillante per la disponibilità e la franchezza delle risposte».

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