Sapri, neonato in gravi condizioni: si indaga su cause fratture
| di Luigi Martino
SAPRI – Un bimbo di appena nove mesi lotta tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon di Napoli. È stato trasferito d’urgenza ieri in eliambulanza dall’ospedale “Immacolata” di Sapri, dove era arrivato privo di coscienza. Le sue condizioni sono critiche e la prognosi resta riservata. Sul suo corpicino, i medici hanno riscontrato diverse fratture: al cranio, al femore e, secondo alcune indiscrezioni, anche al collo. Si ipotizza anche una crisi respiratoria, forse dovuta a una bronchite non curata.
I fatti si sono consumati nella tarda mattinata di giovedì. A portare il neonato al pronto soccorso sono stati la madre, una 25enne originaria di Licusati ma residente a Villammare, e il suo attuale compagno, un uomo di origini calabresi. Secondo il racconto fornito dalla donna ai sanitari, il piccolo aveva difficoltà respiratorie, che lei avrebbe associato a un vaccino somministrato nei giorni precedenti. Tuttavia, i traumi emersi all’esito degli accertamenti clinici hanno immediatamente fatto scattare l’allarme.
I medici, dopo aver stabilizzato il bambino e disposto l’intubazione, hanno richiesto il trasferimento immediato presso il Santobono. Una volta giunto a Napoli, il piccolo è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Mentre i medici fanno il possibile per salvargli la vita, i carabinieri delle stazioni di Vibonati e Napoli hanno avviato un’indagine per chiarire le circostanze che hanno portato a un quadro clinico così grave.
Il padre del bambino, residente a Sapri, ha dichiarato agli inquirenti di non trovarsi nella casa dell’ex compagna al momento dell’accaduto. Era atteso lì nel pomeriggio per prendere l’altro figlio della coppia, di età leggermente maggiore. Il rapporto tra i genitori non sarebbe dei migliori: la madre avrebbe sporto recentemente denuncia per presunti maltrattamenti. Resta ora da chiarire chi si trovasse con certezza nella casa del villaggio “Le Ginestre” quando il piccolo ha riportato le gravi lesioni. In particolare, si indaga sul ruolo del nuovo compagno della donna, anche lui separato e con figli.
La Procura ha aperto un fascicolo d’indagine. Al momento, nessuno risulta indagato formalmente, ma i militari, coordinati dal comandante della stazione di Vibonati, il maresciallo Francesco Barile, hanno trascorso la notte raccogliendo testimonianze e ricostruendo la rete familiare del bambino, per comprendere l’ambiente in cui viveva.
Intanto, tra Sapri, Vibonati e Licusati, è calato il silenzio. La notizia ha sconvolto l’intera comunità, che si stringe in preghiera attorno a una sola speranza: che il piccolo riesca a sopravvivere.
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